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CARO-SCUOLA: I DOCENTI CHE HANNO SFORATO IL “TETTO“ PER IL PREZZO DEI LIBRI

Già da qualche settimana il Codacons denuncia il fenomeno del caro scuola, caratterizzato da veri e propri salassi a carico delle famiglie.
Salassi determinati dal corredo scolastico, sempre più costoso, ma soprattutto dal costante aumento dei prezzi dei libri di testo e dalle scelte poco attente di troppi docenti.
Infatti la scelta dei libri di testo da parte dei professori e degli istituti dovrebbe tener conto dei tetti di spesa massimi fissati dal Ministero della Pubblica Istruzione, tetti oltre ai quali non si potrebbe andare, ma che troppo spesso vengono superati.

Basti pensare che a Roma per frequentare l’ultimo anno del liceo classico Giulio Cesare occorrerebbe sborsare circa 531 euro, contro i quasi 450 del Mameli, mentre il tetto massimo fissato dal Ministero è di 317 euro.

E’ per questo che oggi il Codacons ha diffidato il Direttore scolastico Regionale Francesco De Sanctis a imporre, agli istituti che superano il tetto massimo, il ribasso della spesa pro capite degli alunni nei limiti della circolare ministeriale, anche erogando a ciascuna famiglia la differenza di spesa, attingendo alla cassa scolastica. Il direttore regionale infatti (in questo caso quello del Lazio) è obbligato ad intervenire per far rispettare le direttive e le circolari del MIUR e se non lo fa potrebbe configurarsi a suo carico l’omissione di atti di ufficio.

Il CODACONS fa inoltre sapere che se non verranno presi urgenti provvedimenti in merito, chiamerà a rispondere dinanzi le competenti autorità direttamente i docenti, i quali verranno invitati a risarcire con i loro stipendi, in favore delle famiglie degli alunni, lo sforamento del tetto fissato dal Ministero.

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