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Caro-vita, boom per alimentari e idrocarburi

NON RALLENTA la corsa dell`inflazione. A giugno, secondo l`Istat, l`indice dei prezzi al consumo ha raggiunto il 3,8% rispetto al 3,6 di maggio con un aumento mensile dello 0,4%, toccando il record degli ultimi dodici anni. Era da luglio 1996, infatti, che il costo della vita non era così alto mentre a giugno 2007 era meno della metà (1,7%). A volare, ancora una volta, sono stati i prezzi dei prodotti alimentari e di quelli energetici, con in testa pasta e gasolio. La prima con un balzo del 22,4% su base annua, il secondo del 31,2%. Ma è boom anche per pane (13%), latte (+11,1%), frutta (+7,6%), carne (4,1%) e soprattutto benzina (+12,6%). Una corsa confermata anche dall`andamento dei prezzi alla produzione, che a maggio sono cresciuti dell`1,5% portando l`indice tendenziale al 7,5%, al massimo da gennaio 2003. E anche in questo caso il rincaro è trascinato dal petrolio. La raffica di aumenti si tradurrà, secondo i consumatori, in una stangata sulle famiglie pari per Adusbef e Federconsumatori a 1.800 euro all`anno e a 1.500 per il Codacons. Il carovita, che l`Adusbef stima al 6,1% nel 2008, allarma anche commercianti e sindacati (secondo la Cgil i salari rischiano una perdita di potere d`acquisto di 1.200 euro in due anni) ma il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, difende le aziende (le prime a pagare i costi di un`inflazione importata) e invita a non “ritornare a una logica di rincorsa tra prezzi e salari che negli anni scorsi ha provocato tanti danni“. L`invito a mantenere gli aumenti salariali “in linea con la produttività“ per “evitare scossoni“ e non innnescare una pericolosa spirale arriva anche dal commissario Ue all`Economia, Joaquin Almunia. Del resto l`allarme prezzi non è solo italiano ma europeo e di fronte a un`inflazione della zona euro schizzata a maggio al record del 4% (la più alta da quanto esiste la moneta unica e tale da far saltare la previsione di un carovita al 3,2% nel 2008) è lo stesso Almunia a manifestare “notevoli preoccupazioni per le conseguenze economiche e sociali“. Osservando in dettaglio le rilevazioni dell`Istat, come detto, sono alimentari (+6,1%) e carburanti (14,8% annuo e 2,8% mensile ma con un 5,5% in più per il gasolio) le voci che hanno fatto accelerare l`inflazione a giugno ma in pratica, tranne telefonate e medicinali, sta rincarando tutto. La corsa dei prezzi dell`energia si è fatta sentire sulle spese per la casa (+7,2%) e i trasporti (+6,9% con un balzo del 13,4% per gli aerei e del 9,3% per il comparto marittimo) mentre il settore vacanze vede un rincaro del 9% dei listini degli stabilimenti balneari e del 6,2% dei campeggi. E nei mesi estivi, avverte l`Isae, l`inflazione rischia di diventare ancora più calda anche perché conteggerà gli aumenti delle bollette di luce (4,3%) e gas (4,7%) che scatteranno proprio oggi. LA FORTE CORSA dei prezzi degli alimentari sta facendo diventare un lusso la dieta mediterranea, con la pasta che dal 1995 è rincarata del 30,5% (un po` sotto l`indice dell`inflazione pari al 34,2%) e il pane addirittura del 53,6%. Per entrambi questi prodotti, però, gli analisti prevedono un assestamento dei prezzi che all`origine, fa notare Confagricoltura citando dati Ismea, vedono una discesa con i cereali in calo del 5,6% a maggio. I rincari in tavola, ricorda la Coldiretti, stanno producendo anche un forte calo dei consumi dal meno 5,5% del pane al meno 2,5 della pasta. Del resto anche la Confcommercio avverte che senza una consistente riduzione del prezzo del petrolio l`inflazione 2008 sarà più vicina al 4 che al 3% e a questo punto è in gioco la tenuta del sistema economico italiano. E anche per la Confsercenti siamo all`allarme rosso. Di “vera emergenza“ parla invece il segretario confederale Cisl, Gianni Baratta, mentre Megale (Cgil) boccia la manovra di Tremonti e Foccillo (Uil) chiede al governo interventi urgenti per incrementare salari e pensioni.

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