Buone le previsioni mondiali per il raccolto di frumento A rincuorare gli italiani già pronti a rinunciare al piatto forte della dieta mediterranea ci sono le previsioni nazionali e mondiali del raccolto di frumento per l`anno in corso. Il 2008, sarà , infatti, un anno eccezionale per i cereali autunno-invernali, soprattutto per il grano. A sostenerlo sono tanti autorevoli organismi e istituti internazionali e di casa nostra. L`Usda che stima la produzione mondiale di frumento pari a 671 milioni di tonnellate (Mt), un record assoluto; l`Igc (International grains council) che, secondo le ultime stime di fine luglio, conferma una produzione mondiale per il frumento per la campagna 2008/2009, pari a 662 Mt, prevedendo, pure, la possibilità di una ricostituzione parziale delle scorte di fine campagna. La Commissione europea, che ha previsto, per il 2008, un raccolto di cereali superiore alla media, e, precisamente, una resa complessiva per la Ue di 301 Mt, 43 Mt più dell`anno prima (in percentuale il 16% in più del 2007 e il 9% rispetto alla produzione media degli ultimi cinque anni). L`Onigc (Office national interprofessionnel des grandes coltures) francese, principale fornitore di frumento per le industrie e i panificatori italiani (oltre il 70% del prodotto francese arriva da noi) e, da luglio, partner di Assincer per la creazione di un`interprofessione italiana, che definisce l`annata in corso come la migliore dell`ultimo decennio sia per la produzione che per la qualità di frumento. Il raccolto d`Oltralpe per il frumento tenero, sarà di circa 37 Mt e, per quello duro, di oltre 2,2 Mt. Per dare un ordine di grandezza, stiamo parlando, per entrambi, di 200 mila tonnellate in più rispetto all`anno prima. A questo va aggiunto un tenore proteico del cereale particolarmente elevato (fra il 10 e il 12%) e un tasso di umidità contenuto (dal 12 al 14,5%). E infine l`Ismea, che stima una produzione di frumento duro pari a 5,79 Mt e a 3,70 Mt quella del tenero, in crescita rispettivamente del 44,7% e del 14,3% rispetto allo scorso anno. A detta dell`Istituto tutto ciò potrebbe portare ad un rientro delle tensioni sui prezzi dei cereali, dopo i forti aumenti dell`ultima campagna. Valutazione questa confermata, sempre secondo l`Ismea, dai recenti ribassi per tutti i cereali, che a luglio hanno fatto scendere le quotazioni all`origine del frumento tenero sugli stessi livelli di un anno fa. Tutto questo dovrebbe placare le tensioni delle ultime settimane. Allarmi sul caro prezzi che, in alcuni casi, hanno paventato denunce giudiziarie, come per il Codacons, che, giusto l`altro ieri, ha diramato un comunicato in cui manifesta l`intenzione di denunciare alle procure intermediari e grossisti per il reato di aggiotaggio; in altri, si è arrivati a veri e propri interventi sanzionatori, come è successo a Roma una decina di giorni fa, quando l`Antitrust ha multato l`unione panificatori della capitale con un`ammenda di 4.430 euro per aver divulgato indicazioni di prezzo relative a tutte le tipologie di pane vendute dai panifici in città e provincia. Maggiore disponibilità di materia prima a parte, per sapere se le aspettative sono corrette e se vale ancora la regola della domanda e offerta non ci sono alternative: bisogna attendere i primi freddi e vedere cosa costa fare la spesa.