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CAROVITA: BERLUSCONI E MARZANO PRENDANO URGENTI MISURE




?Il ministro dell`economia e delle finanze francese Nicolas Sarkozy ha chiesto a industriali e distributori di abbassare i prezzi di prodotti di largo consumo del 3% a partire di settembre e del 5% entro il 2005. Il ministro, che vuole rilanciare i consumi delle famiglie, ha dato due settimane di tempo per raggiungere un accordo sui prezzi. Sarkozy ha riunito stamani i rappresentanti dell`industria e della distribuzione per cercare di individuare i mezzi per ridurre i prezzi e aumentare il potere d`acquisto dei francesi. Il ministro ha deciso di intervenire mentre anche in Francia infuria la polemica sui dati dell`inflazione. Ad aprire la polemica era stata una campagna degli ipermercati Leclerc con uno studio secondo cui il potere d`acquisto dei francesi era sceso nel 2003 dell`1,1% a causa di un aumento dei prezzi superiore alle cifre ufficiali. L`Insee, l`Istat francese, ha riconosciuto ieri che, secondo calcoli che non tengono conto di alcuni aggiustamenti legati alla qualita` dei prodotti, l`inflazione ha raggiunto nel 2003 il 2,5% e non il 2,2% `ufficiale`.? Ansa del 3.6.04.ore 12,30.

Il Governo-Pinocchio Berlusconi-Marzano, secondo il quale esisterebbe, da due anni, una ripresa imminente dell’economia, che come nella commedia di Samuel Beckett del 1952 ?En Attendant Godot? non arriva mai né si intravede all’orizzonte, che ha consentito di alleggerire le tasche dei consumatori con una stangata pari al 3 per cento del PIL (43 miliardi di euro) trasferito dai cittadini che subiscono i prezzi a coloro che li impongono senza effettuare alcun doveroso controllo; che ha premiato l’illegalità diffusa di condoni, sanatorie e scudi fiscali, i sistemi premiali e le pratiche di cartello delle assicurazioni sanzionate dall’Antitrust, con decreti truffa RC Auto; che sembra gioire quando vengono stangati i cittadini dai petrolieri, con i prezzi della benzine tra i più elevati d’Europa alle banche, che impongono 520 euro per i costi proibitivi di tenuta annua di un conto corrente, prenda esempio dalla ?amica Francia? per rilanciare i consumi.

E lo stesso Governo, protettore della statistica ufficiale italiana, prenda esempio dalla Francia anche in merito ai dati sul carovita, dato che l’INSEE, prestigioso ed indipendente istituto di statistica d’oltralpe, ha dovuto riconoscere per la serietà che lo contraddistingue, un’inflazione pari al 2,5 per cento nel 2003 con una correzione di 0,3 punti in più rispetto al 2,2 per cento, chieda conto come mai la nostrana ISTAT continua a sfornare dati statistici irreali e poco plausibili con il carovita affrontato quotidianamente dalle famiglie italiane.

Adusbef e Codacons continueranno la loro battaglia per la trasparenza dei prezzi in difesa delle famiglie che, come dimostrano anche gli ultimi dati della Banca d’Italia, non ce la fanno più a vivere e devono ricorrere all’indebitamento, a volte non al nodo scorsoio delle carte ?revolving? per arrivare alla fine del mese.

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