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Carspac1, giustizia e convenienza

 Giustizia e convenienza: questa la strada che percorrerà il Carspac1. Gli ex soci Coopcostruttori che non hanno aderito al Codacons, non cambiano strategia. E allora "Fiducia nella magistratura e recuperare il più possibile i nostri soldi: meglio l’uovo oggi che la gallinella domani" sono state le parole con cui Valerio Cellini ha dato il via all’assemblea di giovedì sera a Filo. Una strategia dunque che non cambia; si continuerà a dialogare con la Legacoop per un terzo tempo e indipendentemente dai suoi dirigenti indagati (Checcoli, Buzzi e Carpanelli), e farà pressione su tutti i parlamentari soprattutto quelli del governo Berlusconi (già contattato il senatore Alberto Balboni del Pdl che contatterà a sua volta Giorgio Dragotto anche se non è parlamentare), perchè si attivino per i fondi dormienti e per un fondo di garanzia. Questa decisione è stata votata all’unanimità da un’ottantina di soci riuniti a Filo. Una riunione modificata sul filo di lana, che non doveva essere più esclusiva, riservata a coloro che condividevano le strategie del Carspac1 mentre è rimasto ben piantato il paletto che vietava la passerella politica. Una serata apertasi dapprima con la ricostituzione di un nuovo coordinamento del Carspac1 e che poi si è sviluppata soprattutto sulla chiusura delle indagini da parte della Procura di Ferrara sul crac Coopcostruttori. "Un esito con 58 indagati – ha aggiunto Cellini – che è quello che avevamo previsto. Ma fra questi – ha precisato gettando un salvagente agli indagati-Lega – non c’è solo la Lega ma tutto un contesto sociale e politico che si è, e ci ha, ubriacato". Poi Cellini, per essere più esplicito, ha usato quale "testamento" le pagine de "La Nuova Ferrara" avvalendosi anche del (gratuito) supporto di Gabriella Azzalli presente nella veste di avvocato. Ma si è parlato a lungo anche sul cosa fare visto che il Carspac2 ha imboccato la strada del costituirsi parte civile in sede penale. E proprio quando la stessa Azzalli ha consigliato di ricompattare i due Carspac per essere più forti e convincenti alle trattative con Legacoop, Cellini ha ripetuto: "E’ inutile tornare insieme: le strategie sono diverse".

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