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Cartelle pazze e more elevate

Il Giudice di pace sconfessa il Comune di Milano sulle “cartelle pazze“, le oltre 100mila cartelle esattoriali recapitate a distanza di anni ai cittadini milanesi per multe non pagate nel 2002 e nel 2003. Palazzo Marino aveva applicato un tasso d`interesse del 10 per cento semestrale, che aveva fatto lievitare l`importo complessivo delle sanzioni fino a novanta milioni di euro. Il giudice Riccardo Occhinegro ha dichiarato l`illegittimità di questa misura per la quale una signora, per due multe, si era vista arrivare una richiesta di pagamento da oltre seicento euro. Il rischio ora è quello di una valanga di ricorsi. In alcuni casi, come denuncia il Codacons, la sanzione originaria non era stata neppure notificata e così i cittadini si sono trovati a dover pagare multe che non sapevano di avere preso, senza avere avuto la possibilità di contestarle. “Il sistema di riscossione e notifica è poco trasparente – spiega l`avvocato Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons – e costringe persone che in questo periodo di crisi non sono in grado di pagare le multe a subire provvedimenti sproporzionati al loro debito, come pignoramenti e fermi amministrativi“.

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