Site icon Codacons Lombardia

Caso Dal Molin nel caos Il Consiglio viene rinviato

Il caso Dal Molin è nel caos. Vige l`incertezza più assoluta. L`ordinanza con cui il Tar ha bloccato la Ederle 2, accogliendo la richiesta di sospensiva avanzata da Codacons e comitati del No, ha rimescolato le carte in un vorticoso tourbillon che non ha risparmiato palazzo Trissino: ieri è stato deciso di rinviare il consiglio comunale monotematico sulla Ederle 2 e sul referendum popolare programmato per giovedì 26 giugno. IL MEMORANDUM. I toni trionfalistici di venerdì, il giorno del gran botto, hanno subito lasciato il posto a una frenetica riflessione sulle conseguenze delle disposizioni ordinate dai giudici veneziani. Il primo effetto è determinato dall`ultimo paragrafo dell`ordinanza: “Manca ogni riscontro di avvenuta consultazione della popolazione interessata secondo il disposto del “memorandum“ depositato“. A quale memorandum fa riferimento il tribunale amministrativo del Veneto? Si tratta dello “shell agreement“ del 1995? O viene citato un altro accordo bilaterale Italia-Usa in cui vengono concordate le procedure per la realizzazione di nuovi insediamenti militari sul suolo italiano? E ancora: cosa dobbiamo intendere per consultazione? È sufficiente il passaggio formale nel Comipar, il comitato misto-paritetico regionale, composto da militari e civili, chiamato a esaminare i progetti di nuove installazioni militari? Serve un parere esplicito degli organi rappresentativi degli enti locali? Oppure il memorandum impone addirittura una consultazione popolare? IL QUESITO. Il sindaco Achille Variati attende risposte a queste domande, perché dalle risposte dipende il futuro del referendum di ottobre. In particolare, potrebbe essere modificato il testo del quesito, che verrebbe trasformato e reso più aderente alla questione in ballo: volete sì o no la Ederle 2 al Dal Molin? Per questa ragione il Comune si è costituito in giudizio tardivo, con l`obiettivo di ottenere dal tribunale le carte del memorandum. L`Avvocatura conta i ricevere i documenti nei prossimi giorni. Nel frattempo, non ci sono certezze. IL RINVIO. In assenza di certezze, ieri è stato deciso di rinviare il consiglio comunale di giovedì. Alle 17 il sindaco Variati ha convocato i consiglieri di maggioranza che siedono nelle commissioni Affari istituzionali e Bilancio, convocate di lì a mezzora in seduta congiunta per discutere della delibera approntata dalla giunta una settimana fa. Il sindaco ha proposto di mettere ai voti il rinvio della discussione nelle commissioni. La proposta è stata approvata all`unanimità. “Con buon senso – commenta Massimo Pecori dell`Udc, presidente della commissione Affari istituzionali – si è deciso di posticipare l`esame a lunedì 30 giugno“. Di conseguenza slitta anche il Consiglio, forse a giovedì 3 luglio. L`ultima parola spetterà alla conferenza dei capigruppo, convocata domani. Non c`è da perdere tempo. Entro 60 giorni il Consiglio di Stato potrebbe pronunciarsi sul ricorso del governo.

Exit mobile version