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CDA RAI: ADUSBEF, CODACONS E FEDERCONSUMATORI INVIANO UNA DIFFIDA ALLA RAI






In qualsiasi azienda privata, la sfiducia al consiglio di amministrazione comporta immediate dimissioni con l’esercizio dell’attività ordinaria, per non paralizzarne l’operatività fino alla nomina del nuovo consiglio. Nella più grande azienda che produce informazione come è la RAI, la sfiducia della Commissione di Vigilanza ad un consiglio di amministrazione già monco per le dimissioni del presidente di garanzia, invece di produrre doverose dimissioni con l’espletamento dell’attività ordinaria, produce una sfida al Parlamento ed un inusitato attaccamento alle poltrone.

Poiché dalle ore 14,22 di ieri il Consiglio di Amministrazione della Rai è stato sfiduciato per la sua ?parzialità?, non potrà espletare se non l’ordinaria amministrazione fino alla nomina del futuro consiglio al quale Adusbef, Codacons e Federconsumatori rivendicano di designare un proprio rappresentante, a garanzia dei diritti degli utenti e del pluralismo dell’informazione.

Il Consiglio di amministrazione della Rai a questo punto potrebbe essere ritenuto ?abusivo?, e dovrebbe quindi astenersi da atti di straordinaria amministrazione ed in caso contrario, ai sensi degli artt.1292; 2392,2621 del codice Civile rischierebbe un’azione di responsabilità per gli eventuali danni inferti all’azienda.

Le 3 associazioni hanno quindi inviato una diffida al consiglio della Rai volta ad astenersi da atti che possono nuocere ai consumatori-utenti come le nomine od i trasferimenti di dipendenti e/o giornalisti dalle sedi sia italiane che estere ed una denuncia alla Procura Generale della Corte dei Conti, titolata a monitorare la buona gestione della Rai, specie dalle ore 14,22 del 14 luglio 2004.

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