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CHANGEOVER: NON TUTTO PROCEDE BENE

?Va tutto bene,tutto funziona benissimo?, nell’Italia del cambio della moneta. ?Brava Italia?. Afferma il commissario europeo agli affari economici Solbes, dalla prima pagina di ?EuroItalia?,il Giornale del Comitato Euro. Pur non avendo la pretesa di rappresentare l’intera realtà,le situazione è leggermente diversa dai toni trionfalistici utilizzati in questi giorni dai professionisti della disinformazione,impegnati a nascondere i disagi dei cittadini,che riassumiamo:


1 – BANCHE. Da un minisondaggio (che non vuole rappresentare l’universo),9 sportelli su 10 non cambiano le lire in Euro a chi non è cliente di quella filiale. Non vengono cambiati né accettati in versamento gli spiccioli di lire,non per cattiva volontà di stremati bancari,ma perché non sanno più dove metterli. I consigli dell’Abi in merito, che invita a spenderli,oltre a scaricare su altre filiere (commercianti,esercenti,grandi magazzini,edicolanti,ecc.) il problema, dimostra la gravissima disorganizzazione.

2 – BANKITALIA. Non volevamo credere alle segnalazioni,ma è stato verificato che in alcune Filiali della Banca d’Italia,con lunghe code agli sportelli,nelle giornate del 15 e 16 gennaio,sono stati effettuati i pagamenti con banconote fruscianti in lire.

3 ? POSTE. Le Poste sono al collasso ! In moltissimi sportelli postali comincia ad esserci un serio pericolo di ordine pubblico,con file medie di 100-120 minuti e con gravissimi danni per i cittadini,qualora il compiaciuto ottimismo del Governo,non corra ai ripari prorogando alcune scadenze.

4 – BANCONOTE. Si registrano disagi nei resti, essendo carenti le banconote in Euro da piccoli tagli (5-10-20 Euro),che ingrossano le file perfino in alcuni supermercati. A fine dicembre,neanche il 10 per cento degli Starter Kit per i commercianti, erano stati ritirati con crisi nella prealimentazione e conseguente ridotta circolazione.

5 – ARROTONDAMENTI. Nonostante le interpretazioni interessate dei dati Istat sull’inflazione (a dicembre i pagamenti non erano effettuati in Euro), esistono arrotondamenti,mascherati da aumenti,sia nei medicinali,aumentati ben oltre il 2,7 per cento di inflazione, che nelle tariffe di segreteria per il registro delle imprese: lo stesso ministro Marzano,ha firmato la licenza di arrotondare i diritti camerali da 1,50 a 2 Euro.

6 – SISTEMI DI PAGAMENTO. La rincorsa affannosa e fare i primi della classe nello changeover e la pretestuosa graduatoria tra le nazioni,oltre ad essere deleteria, ha aggravato inutilmente l’ansia da Euro: anche se non è veritiero che il 90 per cento delle transazioni in contanti (si afferma) viene regolato in Euro,l’Italia ha tempo fino al 28 febbraio (la Francia fino al 17,altri Paesi,hanno scelto scadenze più ravvicinate).

Dopo tali considerazioni, riteniamo quindi che il termine ?terrorismo?,usato da ministri e burocrati pubblici contro le scriventi associazioni dei consumatori,sia non solo completamente fuori luogo, ma utilizzato strumentalmente per difendere interessi che nulla hanno a che vedere con quelli sacrosanti e legittimi dei cittadini.

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