Site icon Codacons Lombardia

..CHE FINE HA FATTO IL MINISTERO DELLA SANITA’?

Il Ministro Bordon in questi ultimi giorni che precedono le elezioni politiche si sta notevolmente impegnando sulla tematica dei campi elettromagnetici anche se purtroppo non riesce a trovare nel Ministro della Sanità la dovuta collaborazione nonché partecipazione.

Eppure su un argomento tanto a cuore per la salute dei cittadini che investe direttamente la competenza sanitaria del ministero di Veronesi, nessun segnale arriva se non per il momento di ostacolo all’approvazione delle bozze di decreto che determinano i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici.

A tal proposito il CODACONS vuole ricordare che :

ha impugnato dinanzi al TAR Lazio il D.I. n. 381/98 che fissa in 6 V/m i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici per l’alta frequenza, visto che il precedente limite preso in considerazione dall’apposito gruppo di lavoro sui cem era di 3 V/m, e che ha chiesto a marzo il rinvio dell’udienza proprio in virtù dei 60 giorni entro i quali Ministero dell’Ambiente di concerto con Sanità e Telecomunicazioni devono provvedere, indicando come nuova data il 7 giugno 2001;

ha impugnato il decreto del Ministro Veronesi con cui è stato nominato un nuovo gruppo di lavoro sui cem in cui alcuni componenti hanno già dichiarato da tempo la loro convinzione scientifica che i campi elettromagnetici non fanno male prendendo posizione sull’argomento in maniera stranamente parziale e a favore sostanzialmente dell’industria;
ha dato ampia informazione della lettera del Ministro Veronesi al ministro Bordon con cui rallenta l’approvazione dei decreti sui limiti di esposizione ai campi elettromagnetici più cautelari possibili rendendo in tal modo inutile la stessa legge quadro sull’elettrosmog.

Tutto ciò per evidenziare non solo l’assenza del Ministero della Sanità su questa delicata problematica ma anche per sottolineare che sarà difficile se non impossibile arrivare all’approvazione di limiti maggiormente cautelativi laddove non vi sia la collaborazione del ministro Veronesi visto che espressamente la legge prevede che questi decreti siano emanati di concerto con Ministero Sanità e Telecomunicazioni.

Non solo, il Codacons condanna la costituzione di nuovi gruppi di lavoro sui campi elettromagnetici, che a fronte della chiusura di dipartimenti tecnico-scientifici impegnati sull’elettrosmog, appare essere oggi di moda nei ministeri dell’Ambiente e della Sanità, alcuni dei quali con soggetti che in passato hanno lavorato contro la tutela della popolazione dai campi elettromagnetici o, per lo meno, favorendo l’installazione di impianti fortemente inquinanti ( vedi impianti satellitari di Pomaro) e che oggi appaiono come collaboratori dei Ministri coprendo allo stesso tempo la posizione di soci in società finanziate dalla telefonia mobile.

Costituire nuovi gruppi di lavoro quando quello esistente sin dal 1997 e che ha dato vita al D.I. n. 381/98 formato da esponenti del Ministero dell’Ambiente ( es. dott. Clini) dal Ministero della Sanità ( es. dott. Comba e dott. Giuliani) dal Ministero delle Comunicazioni è ancora funzionante sembra davvero un’offesa alle già ridotte tasche dei contribuenti.

Appuntamento a domani all’incontro del solo Ministro dell’Ambiente sull’elettrosmog per scoprire chi sono i tecnici che potranno meglio chiarirci le idee.

Exit mobile version