ROMA – Mattinata da brivido per i 166 passeggeri e i 6 membri dell´equipaggio del volo Ryanair proveniente da Francoforte. I due motori dell´aereo hanno risucchiato uno stormo di uccelli in volo e il pilota è stato costretto a un atterraggio d´emergenza. Il velivolo è finito fuori della pista, si è inclinato sulla sinistra e ha perso un motore mentre i vigili del fuoco stendevano a terra uno strato di schiuma per evitare un incendio che avrebbe potuto provocare conseguenze catastrofiche. Nessun ferito, ma scene di panico e gravissimi disagi per tutta la giornata perché i voli sono stati dirottati su Fiumicino (già parzialmente bloccato dalle proteste di piloti e assistenti di volo dell´Alitalia) in una giornata di traffico aereo congestionato a causa dello sciopero dei treni. Sull´incidente è stata aperta un´inchiesta mentre infuriano, nuovamente, le polemiche sul secondo scalo romano, nel mirino per il rumore e gli aerei a bassa quota. è accaduto poco prima delle 8. Uno dei 600 "bird strike" (come si definisce in gergo aeronautico) che coinvolgono ogni anno gli aerei negli scali italiani. Il volo Ryanair si è trovato al centro di uno stormo di storni, gli uccelli che in questo periodo sono onnipresenti nei cieli e sugli alberi della Capitale nonostante i tentativi di allontanarli con allarmi sonori. Uno dei motori, bloccato, ha preso fuoco e il pilota ha dovuto scendere immediatamente sulla pista mentre, a terra, i mezzi di soccorso e le ambulanze si preparavano all´intervento d´emergenza. «Abbiamo sentito odore di bruciato, poi abbiamo sobbalzato sulla pista, una paura tremenda ma il pilota è stato bravissimo, ci ha salvato la vita – racconta Gaetano De Caro, un pittore siciliano che vive in Germania – ho visto del sangue sulle ali e sui finestrini, poi ho saputo che era quello degli uccelli. A bordo c´era gente che urlava, ma il peggio è stato quando siamo dovuti rimanere nell´aereo fino a quando non hanno aperto i portelloni». «Il pilota è stato eccezionale – confermano Tommaso e Guglielmo, due atleti della nazionale juniores di scherma in trasferta – dopo lo scoppio e l´odore di bruciato l´aereo è rimasto un attimo in stallo, poi siamo atterrati un po´ bruscamente ma nessuno si è fatto male». «Qualcuno, dopo l´atterraggio ha cercato di aprire un portellone ma il comandante ci ha ordinato di restare seduti – incalza Francesco, un altro giovane schermidore – dopo pochi minuti siamo scesi, qualcuno dalle scalette ma quasi tutti dagli scivoli…». Cinque passeggeri sono stati medicati, ma nessuno ha riportato conseguenze serie. Lo scalo è rimasto chiuso fino a notte mentre, fuori dall´ingresso, centinaia di persone aspettavano le navette per il trasferimento al Leonardo da Vinci. Immediate le polemiche sull´agibilità di un aeroporto, ormai monopolio dei voli low cost. «L´episodio è gravissimo: la pista è troppo corta e si trova a soli 150 metri dalle case e a 100 metri dalle auto in fila sulla via dei Laghi – accusa il sindaco di Ciampino, Walter Enrico Perandini – bisogna avviare una verifica sullo stato di sicurezza dello scalo». Alla polemica si sono uniti il Codacons, Legambiente, la Regione e il comitato dei cittadini: «Ancora una tragedia sfiorata, l´aeroporto va decongestionato al più presto».