Il Codacons aveva già annunciato alla stampa già il 22/10, sull’avviamento delle indagini da parte delle Procure di Torino, ad opera del PM Guariniello, e da parte della Procura di Urbino, nelle aziende alimentari tra le più importanti d’Italia e nel mondo, con perquisizioni a tappeto da parte dei Nas, il Codacons aveva inviato in tutte e procure d’italia un dossier sui cibi geneticamente modificati, e per vendita di alimentari adulterati e non indicanti sull’etichetta i componenti. 225 componenti di prodotti dubbi sotto osservazione: a rischio cioccolata, yogurt, oli di semi e merendine,. Solo l’esame del DNA sul prodotto consente di accertare la presenza dei cibi modificati. All’estero Kraft, Ferrero, MacDonald’s, e altri produttori affermano di non usare tali componenti e si impegnano ad escludere dai loro prodotti i cibi transgenici. Il ministero della sanità Australiano emana un decreto per obbligare ristoranti, fast food e ospedali ad indicare sui cibi la presenza dei componenti geneticamente modificati.