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CINEMA: AUMENTA IL COSTO DEI BIGLIETTI IN 64 SALE ROMANE!







Amara sorpresa per gli amanti del cinema. In molte sale delle varie città d’Italia, infatti, il prezzo del biglietto è aumentato di ben 1.000£. A Roma l’aumento ha riguardato addirittura 64 sale! Così chi vorrà assistere ad una proiezione durante il week end dovrà pagare 14.000£ anziché 13.000£. L’incremento del prezzo è stato deciso, nella sola città di Roma, da ben 10 catene di cinema, nonostante la diminuzione dell’imposta sullo spettacolo, che aveva fatto illudere i consumatori circa un possibile calo del prezzo del biglietto. Il Codacons contesta tale aumento, ritenendolo inaccettabile. Sarebbe opportuno, spiega l’associazione, praticare prezzi diversificati a seconda dell’età, (praticando sconti agli studenti e agli anziani), a seconda delle possibilità economiche (praticando sconti ai disoccupati o ai soggetti dal basso reddito), e istituire abbonamenti speciali per gruppi d’acquisto (ad esempio associazioni culturali, ricreative, ecc.).

Il CODACONS ha deciso di intervenire a tutela dei cittadini romani con un esposto all’Autorità Antitrust, affinché questa accerti se vi siano stati accordi tra i vari cinema, miranti a istituire un cartello a danno della concorrenza e, quindi, a danno dei consumatori.

L’aumento del prezzo del biglietto, tra l’altro, si verifica poche settimane dopo la sanzione che ha colpito alcuni esercenti cinematografici e che aveva fatto sperare in un calo nel prezzo dei biglietti. Il CODACONS aveva inviato nei mesi scorsi un esposto all’Antitrust, denunciando una situazione che danneggiava i consumatori. In particolare l’associazione aveva denunciato all’Autorità un accordo tra gli esercenti delle sale cinematografiche e le major della distribuzione dei film, volto allo scambio di informazioni e a stabilire complicità finalizzate alla fissazione dei prezzi al consumatore. Tutto, ovviamente, a danno della concorrenza. In seguito a tale denuncia L’Antitrust ha avviato un’istruttoria e, dopo aver ascoltato il CODACONS, è giunta alla conclusione che il cartello anticoncorrenza si è realmente verificato. E ha stabilito una multa a danno di tre associazioni di esercenti e distributori cinematografici (Anec, Unidim e Fidam).

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