Venerdì è uscito nelle sale cinematografiche italiane un film americano dal titolo ?Fast and Furious?. La pellicola racconta il mondo delle corse clandestine, quelle, per intenderci, che provocano la morte di centinaia di ragazzi ogni anno. Nel film giovani si sfidano in folli gare di velocità a bordo delle proprie automobili. Il sottofondo musicale è il rombo assordante dei motori. La velocità è dunque rappresentata come una prova di coraggio e virilità; chi va più forte, chi sfida di più la sorte, chi non si pone limiti è un vincente. Le scene descrivono un susseguirsi di violazioni delle norme. Agghiacciante quella in cui i protagonisti sfidano un treno in corsa. Diretti a velocità folle verso un passaggio a livello, quando si rendono conto dell’arrivo del convoglio, anziché rallentare accelerano, per passare per primi.
La pellicola è un vero e proprio inno alla velocità e, di conseguenza, la sua proiezione nelle sale cinematografiche è estremamente pericolosa. Il rischio maggiore, infatti, è quello dell’emulazione. Si ricorda, in proposito, gli effetti di un film della Disney, all’apparenza innocuo, dal titolo ?The Program?. Dopo la proiezione del film ci furono molti ragazzi che emularono le gesta dei protagonisti sdraiandosi ai bordi delle autostrade, di notte, rischiando di essere schiacciati.
Il problema delle corse clandestine, in Italia, non è da sottovalutare. Nelle periferie di tutte le città italiane molti ragazzi si sfidano a bordo delle proprie automobili e, a volte, ci rimettono la pelle. Il film, quindi, è altamente diseducativo e potrebbe contribuire ad alimentare il fenomeno. Per questa ragione il CODACONS chiede l’immediato sequestro della pellicola e l’eliminazione della stessa da tutte le sale cinematografiche.
?Con tutti i morti che si registrano sulle strade italiane?, sostiene il Presidente del Codacons Carlo Rienzi, ?non abbiamo certo bisogno di un film che ne faccia aumentare il numero. Tra le altre cose ci sembra che il film sia un continuo invito a violare le norme e a commettere reati, e per questo presenteremo denuncia alla Procura di Roma?.