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CLAMOROSI DOCUMENTI GETTANO UNA LUCE FOSCA SUL “SUICIDIO “ IN CARCERE DEL SINDACO DI ROCCARASO

Sono davvero sconcertanti le rivelazioni apparse oggi sul settimanale Gente che pubblica una serie di documenti riguardanti la morte in carcere del Sindaco Camillo Valentini un anno fa, a Ferragosto a Sulmona, dopo l`arresto disposto dalla Procura locale per concussione.
Valentini, arrestato su richiesta della Procuratrice della Repubblica Maria Teresa Leacche, i cui parenti erano in lite giudiziaria con il Comune, sarebbe stato portato nel carcere di Sulmona non dagli agenti che lo avevano arrestato della Questura di Chieti, ma dall`Ispettore Massimiliano Mancini arrivato di corsa in piena notte dall`Aquila. Ma chi è questo Mancini? Un Ispettore dello SCO (Servizio Criminalità Organizzata della Questura dell`Aquila) che nel febbraio 2002 aveva ritenuto doveroso essere esonerato proprio dall`inchiesta sul Sindaco, in quanto la madre aveva un annoso contenzioso proprio con il Comune e il Sindaco di Roccaraso. Ma dopo l`esonero disposto dai suoi superiori, in modo misterioso a luglio il Mancini viene rimesso a coordinare l`indagine nonostante la palese incompatibilità: a farlo il responsabile dello SCO dott. Ciammaichella. Ma non basta: dai documenti emersi da fascicoli polverosi che il settimanale ha scoperto e pubblicato, risulta che gli agenti di Chieti hanno proceduto all`arresto di notte, nonostante la perquisizione nella casa della figlia per rintracciarlo non potesse per legge avvenire se non dopo le 7 del mattino. Gli interrogativi non finiscono qui: tra le carte, infatti, si scopre che al Valentini non fu consegnato l`ordine di cattura come era obbligatorio per legge e gli fu detto falsamente che l`arresto era causato dal “pericolo di fuga“ !!! Falsi nei verbali dell`arresto e la strana attestazione del Direttore del carcere che afferma di averlo messo NON IN ISOLAMENTO , il che non spiega come mai fosse invece solo, e in possesso di un sacchetto di plastica e dei lacci, hanno portato a presentare una denuncia alla Procura di Campobasso da parte del CODACONS in cui si sostiene che il Valentini, tenuto di fatto sveglio per 36 ore di seguito, è stato vittima di un arresto notturno illegale, che ha fatto cedere la sua psiche spingendolo al “suicidio“, se di suicidio davvero si trattò. Ora la denuncia per arresto illegale e istigazione al suicidio è sul tavolo del CSM del Ministro Castelli e della Procura di Campobasso già investita dal Codacons di un corposo esposto sulle presunte illegalità dell`inchiesta sulmonese. E il 20 agosto nella sala del Comune di Roccaraso sarà commemorata la morte dI Valentini nel corso di un convegno sulla “malagiustizia“ in cui il CODACONS promette di presentare documenti esplosivi sulla vicenda.

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