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CLAMOROSO! I DATI ISTAT SONO A DISPOSIZIONE DI TUTTI I CITTADINI










La quarta sezione del CdS (pres. Stenio Riccio, relatore Filippo Patroni Griffi) ha condannato l`ISTAT non solo a fornire tutti gli atti delle rilevazioni ai consumatori dell`INTESA ma anche a risarcirgli 4000 euro di spese per aver dovuto agire in giudizio per ottenere il riconoscimento del loro diritto.

La sentenza precisa in modo inconfutabile che “l`attività dell`Istituto è attività di grande rilevanza sociale e l`interesse della collettività, quale positivamente assunto dal legislatore , è quello di avere la massima conoscenza , con i soli limiti normativamente previsti, delle forme, dei modi e dei risultati con cui tale attività è svolta. E tale è anche l`interesse istituzionale dell`ente“.

Di qui la condanna dell`ente a fornire i dati e risarcire le associazioni dell`INTESA (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori).

Intanto oggi il TAR decide di nominare un commissario che si sostituisca a Biggeri che ha ancora pervicacemente rifiutato di esibire anche l`elenco dei 930 prodotti monitorati dall`ISTAT accampando il segreto…

La Procura della Repubblica di Roma, nella persona del dott. Ardigò intanto oggi sente come testimone sulla vicenda dello strano errore commesso a febbraio dall’Istat (quando nel calcolo del tasso d’inflazione considerò anche gli effetti di un provvedimento del Ministero della Salute che sarebbe entrato in vigore sono in seguito) Elio Lannutti presidente dell`ADUSBEF.






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