“Siamo assolutamente contrari a qualsiasi rinvio dell’entrata in vigore della legge sulla class action, e ci opporremo a proroghe che appaiono palesemente ordinate dalle grande imprese italiane guidate da Confindustria, il cui intento chiaro è quello di affossare i diritti dei consumatori”. Così Carlo Rienzi, Presidente Codacons, replica al Ministro per le Attività Produttive, Claudio Scajola.
“Confindustria e Scajola vogliono giustificare il rinvio della class action nascondendosi dietro la bugia che, con la nuova legge, ad arricchirsi sarebbero solo gli studi legali. Niente di più falso – prosegue Rienzi – Se si legge bene il provvedimento, infatti, si capisce chiaramente che solo le associazioni senza fini di lucro e riconosciute dallo Stato possono utilizzare lo strumento della class action, che non è invece utilizzabile dagli studi legali privati”.
Il Codacons rende poi noto oggi il testo di una diffida formale inviata al Premier Berlusconi e a ogni singolo ministro della Repubblica nella quale si annunciano, tra l’altro, azioni legali contro i beni personali dei singoli Ministri in caso di rinvio della legge.
DIFFIDA EX ART. 140 D.LGS. 206/2005
Il CODACONS – Coordinamento di Associazioni per la Tutela dell’Ambiente e dei Diritti di Utenti e Consumatori, codice fiscale 97102780588, in persona del legale rappresentante pro – tempore Avv. Giuseppe Ursini, elettivamente domiciliato presso l’Ufficio Legale Nazionale del CODACONS in Viale G. Mazzini, n. 73 – 00195 ROMA,
PREMESSO CHE
- con l`approvazione della legge finanziaria 2007 è stato introdotto nel Codice del Consumo l`art. 140 bis, rubricato "azione collettiva risarcitoria”, il quale prevede un`ulteriore tutela in ambito consumeristico, consistente per l`appunto, nella previsione di una azione collettiva volta ad ottenere la condanna al risarcimento del danno direttamente a favore dei singoli consumatori e utenti lesi nel medesimo diritto;
- il CODACONS in quanto Associazione di cui all`art. 139, comma 1, del Codice del Consumo è uno dei soggetti giuridici legittimati ex art. 140 bis del Codice del Consumo ad agire "per tutela degli interessi collettivi dei consumatori e degli utenti richiedendo al Tribunale del luogo dove ha sede l’impresa l’accertamento del diritto al risarcimento del danno e alla restituzione delle somme spettanti ai singoli consumatori e utenti nell’ambito di rapporti giuridici relativi a contratti stipulati ai sensi dell’art. 1342 c.c., ovvero in conseguenza di atti illeciti extracontrattuali, di pratiche commerciali scorrette o di comportamenti anticoncorrenziali, quando sono lesi i diritti di una pluralità di consumatori o di utenti” ;
- l`entrata in vigore di tale normativa è prevista per il 30 giugno 2008;
- in questi ultimissimi giorni da notizie di stampa è dato apprendere che gli attuali esperti legislativi dell’esecutivo in carica stanno vagliando l’ipotesi di intervenire con un provvedimento d’urgenza al fine di prorogare l’entrata in vigore della normativa appena menzionata o per apportarne delle modifiche o per attendere dei successivi interventi; si paventa un rinvio addirittura di un anno;
- un eventuale rinvio dell`entrata in vigore di tale normativa, per qualsiasi ragione, rappresenterebbe una circostanza gravissima ed altamente ed inevitabilmente lesiva dei diritti dei consumatori;
- l’Italia allo stato attuale si trova agli ultimi posti fra i Paesi d’Europa in quanto a crescita economico finanziaria e, in quanto tale, necessita più che mai di una politica di effettivo rilancio economico-finanziario finalizzato allo sviluppo della nazione;
- le attuali forze di maggioranza del Governo si sono da sempre dimostrate estremamente sensibili a tale problematica, tanto da qualificarlo come uno degli obiettivi principali che si sono presi l`impegno politico di perseguire;
- in tale contesto lavorare nel senso di incrementare l`efficienza e la produttività delle grandi imprese è sicuramente la via giusta da seguire per il perseguimento di tali obiettivi;
- in quest`ottica le azioni risarcitorie collettive di cui all`art. 140 bis del Codice del Consumo rappresentano un valido strumento per rafforzare la posizione del consumatore, parte "debole”, innanzi all`attuale monopolio imprenditoriale decisionale e contrattuale con conseguente aumento degli standard di efficacia produttiva, che devono porsi alla base della crescita economica di cui sopra;
- un eventuale rinvio dell’entrata in vigore della normativa in questione, sia pure perfettibile, necessario ed urgente forse per gli imprenditori, ma non certo per i consumatori utenti, provocherebbe altresì inevitabilmente una lesione del diritto all`equità dei rapporti contrattuali di cui all`art. 2, lett.e), del Codice del Consumo;
- tale eventuale rinvio comporterebbe altresì una violazione risarcibile del legittimo affidamento che i consumatori – utenti hanno sino ad oggi fatto circa la possibilità di utilizzare già dal 30 giugno 2008 questo nuovo strumento giudiziario per la difesa dei propri diritti;
- in tale contesto e per tali circostanze si è certi che le odierne forze di Governo non adotteranno alcun provvedimento di proroga dell`entrata in vigore della normativa istitutiva delle azioni collettive risarcitorie, in caso contrario il CODACONS quale Associazione che da sempre ha fatto delle battaglie a tutela dei diritti dei consumatori la propria ragione di esistenza, si vedrà costretto ad agire ancora una volta a tutela di tali diritti.
Tanto premesso,
SI INVITANO E DIFFIDANO
tutti gli Ecc.mi membri dell’attuale Governo in carica e di cui in indirizzo a non prorogare l’entrata in vigore della normativa di cui all’art. 140 bis del Codice del Consumo, con l’avvertimento che in caso contrario, si adiranno le competenti autorità giudiziarie contro atti e/o provvedimenti adottati in tale contesto dal Governo e/o ad essi connessi o collegati lesivi dei diritti dei consumatori-utenti, agendo ai fini risarcitori anche ex art. 28 della Costituzione, sino al soddisfo del danno cagionato.