"Con la conclusione delle indagini da parte della Procura, tutti possono costituirsi parte civile in sede penale, e intendo dipendenti, soci, fornitori di Coopcostruttori sparsi in tutta l’Italia. Per questo, dato che il crac ha colpito persone residenti ovunque, daremo informazioni su scala nazionale". E’ quanto sottolineato dall’avvocato Bruno Barbieri, vicepresidente del Codacons. Il responsabile lo ha sottolineato durante l’assemblea del Carspac 2, tenuta lunedì alla sala Giardino. Un Carspac 2 che, dopo la chiusura delle indagini e l’annuncio che ci sono 58 indagati (e fra questi il "team" su cui pende l’accusa di associazione a delinquere), ebbene questa frangia del comitato capitanata dal duo Bigoni-Cricca, ora si sente più forte. E dopo aver imboccato vie legali col Codacons, ha affrontato la questione politica; tant’è che all’assemblea (aperta a chiunque, e con uno "speciale" invito rivolto al sindaco Giorgio Bellini e ai rappresentanti dei partiti del consiglio comunale), ha chiesto precisi pronunciamenti. Lunedì sera, per dare subito l’impronta all’assemblea, Barbieri ha ricordato ad un centinaio di presenti, che l’esposto presentato alla Procura dal Codacons contro Legacoop è conseguente alla scelta di non voler dare la solidarietà cooperativa a coloro che hanno inviato la raccomandata per non interrompere i termini della prescrizioni in sede civile (che tra l’altro ora avrà tempi lunghissimi vista la conclusione delle indagine). Per il vicepresidente del Codacons, "questo è stato un comportamento non corretto della Lega, che per noi si configura come una violenza privata". Precisa poi che la richiesta di risarcimenti danni sarà del 100%, più gli interessi ed il danno esistenziale. Inoltre, ha informato che ha incontrato il pm, che l’indagine è racchiusa in 33 faldoni e che, nel giro di uno/due anni – sempre secondo Barbieri – "potrebbe arrivare la sentenza". Tornando poi alla disponibilità del Codacons ad affiancare i soci in sede penale, l’avvocato ha precisato che da ottobre si potranno presentare istanze al tribunale, che il costo di questa assistenza legale al processo sarà di 150 euro per ogni socio (o per ogni nucleo familiare limitatamente a genitori e figli). "Chi vuol farlo – ha aggiunto Barbieri – deve sapere che il tempo massimo scade con la prima udienza preliminare o il dibattimento". L’assemblea quindi ha imboccato la strada dello scontro e della polemica contro il Carspac 1 (di Valerio Cellini), che per Sonia Balducci "non è il portavoce in quanto si è dimesso". Ed è qui che l’avvocato del Codacons ha proposto un’assemblea apposita per la elezione e la costituzione dei quadri di un unico Carspac. Tiziano Bolognesi si è augurato il ricompattamento del comitato, per lui che è stato uno dei fondatori del Carspac (quando era unito e forte). "E’ importante che la cooperazione – ha detto Bolognesi – recuperi credibilità e partecipazione evitando di atteggiarsi come vecchi padroni perchè ciò che ha fatto, scegliendo i buoni e i cattivi, vuol dire che è una povera coop. Deve quindi smetterla di comportasi così". "Se la Lega – ha infine proposto a sorpresa Barbieri – vuole fare un passo indietro e ai nostri soci dà la differenza di ciò che gli altri hanno avuto, lo può fare ma da subito, senza aspettare il processo penale".