È successo la scorsa settimana presso il Rifugio Gherardi in Val Brembana. Una bimba di 9 anni stava giocando un alcuni suoi coetanei quando un pastore maremmano abruzzese l’ha aggredita. Il cane, di proprietà di una coppia di escursionisti, sfuggendo al loro controllo si è gettato contro la bambina sfregiandole la parte sinistra del viso.
Gli adulti presenti durante la vicenda sono prontamente intervenuti al fine di liberare la bimba e di chiamare i soccorsi. Il personale del 118 giunto sul posto ha poi medicato la ferita e disposto il trasferimento all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per accertamenti.
Al di là del caso specifico e delle dinamiche che hanno causato l’aggressione, è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo: indipendentemente dall’educazione che viene loro impartita, alcuni cani presentano caratteristiche (quali potenza, robustezza e dentatura) che possono provocare ferite letali in caso di morsicatura.
“È un episodio gravissimo. Si tratta di razze canine molto pericolose” – commenta il Presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli – “Rispetto a questi episodi sono del tutto indifferenti le modalità con cui si realizzano le aggressioni, perché esistono razze come Pitbull, Amstaff, Rotweiller e Pastori Tedeschi o Maremmani potenzialmente in grado di provocare ferite letali all’uomo. Da anni ci battiamo per ottenere un patentino da chi possiede cani particolarmente pericolosi”.
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