Nuova decisione positiva per i consumatori: l’Arbitro Bancario e Finanziario ha affermato la condotta del tutto inaccorta del cliente non può considerarsi sufficiente ad azzerare la responsabilità dell’intermediario.
Nel caso di specie, il consumatore aveva ricevuto un SMS – apparentemente proveniente dall’intermediario – a cui non dava seguito. Poco dopo, però, riceveva una telefonata da un sedicente operatore dell’intermediario che riferiva accessi fraudolenti e chiedeva il codice del conto corrente, le ultime tre cifre della carta di credito e le parole d’ordine per il blocco del conto corrente. Informazioni prontamente fornite dalla cliente. Nelle ore successive venivano prelevati fraudolentemente € 5.963,00 dal conto corrente della cliente.
Il Collegio, nonostante abbia accertato la non responsabilità dell’intermediario, considera tale truffa talmente avanzata dal punto di vista tecnologico da riconosce comunque a favore della cliente la corresponsione di 1/3 della somma prelevata.
Per il Presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli: “Ormai i truffatori sono tecnologicamente migliorati e riescono a colpire in qualsiasi modo. Diffidate da comunicazioni ricevute via mail o sms o chiamate ma recatevi sempre in Filiale a verificare. Ricordiamo ai consumatori che fossero stati coinvolti in questa truffa che è preciso obbligo di Poste Italiane quello di riaccreditare sul conto le somme disconosciute a meno che non vi sia sospetto motivato di frode. Per informazioni sul tema, segnalazioni e per ricevere assistenza legale contattare il Codacons all’indirizzo codacons.bergamo@gmail.com o al recapito 02.29419096”.
Ufficio Stampa: 393/9803854