IL CODACONS DOPO IL CLAMOROSO PROVVEDIMENTO DELL’ANTITRUST, CHIEDERA’ AL MINISTERO DELL’INDUSTRIA LETTA E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’ALEMA, DI ADOTTARE PROVVEDIMENTI SANZIONATORI NEI CONFRONTI DELL’UNIONE PETROLIFERA E ALLE SUE COMPAGNIE ASSOCIATE FINO A CHIEDERNE LO SCIOGLIMENTO, UN’ASSOCIAZIONE (L’UNIONE PETROLIFERA) CHE SEMBREREBBE AVER COORDINATO E CONSENTITO DI ORGANIZZARE COMPORTAMENTI ?GRAVI? AI DANNI DEI CONSUMATORI. IL CODACONS CHIEDE DI AVVIARE UN’AZIONE CIVILE, ATTRAVERSO L’AVVOCATURA DELLO STATO, DINANZI LA CORTE DI APPELLO DI ROMA, COMPETENTE IN BASE ALLA LEGGE 287/80, AL FINE DI OTTENERE DALL’UNIONE PETROLIFERA UN RISARCIMENTO DEL DANNO A FAVORE DELLO STATO E DEI MILIONI DI CONSUMATORI PARI AL TOTALE DEGLI AUMENTI DECISI SUL PREZZO DELLA BENZINA DI QUESTI ULTIMI 12 MESI CALCOLATO SULL BASE DEL FATTURATO COMPLESSIVO DELLE COMPAGNIE. ?E’UN PRINCIPIO ELEMENTARE DI GIUSTIZIA ? DICHIARA IL PORTAVOCE DEL CODACONS AVV. CARLO RIENZI ? CHE IL DANNO SUBITO PER PROBABILI INTESE, VIETATE PER LEGGE, NON POTENDO ESSERE ORMAI RISARCITO AI SINGOLI CONSUMATORI SIA PERSEGUTO DALLO STATO E RESTITUITO AGLI UTENTO SOTTO FORMA DI BONUS DA SPENDERE PRESSO LE POMPE DI BENZINA?.