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Codacons e Comitato Abruzzi – Piccinni su prostituzione in Piazza Bacone

PROSTITUZIONE NELLE PERTINENZE DELLA SCUOLA BACONE

 POLIZIA CHIAMATA INUTILMENTE

 LA SITUAZIONE DOCUMENTATA DEL DEGRADO IN UNA INDAGINE DEL COMITATO DI QUARTIERE

 ESPOSTO DEL CODACONS E DEL COMITATO ABRUZZI-PICCINNI ALLA PROCURA DI MILANO

 

Ennesimo caso di degrado e di mancanza di intervento della Polizia.

Nel plesso scolastico  Bacone in pieno centro a Milano dove insistono piscina, un campo da Volley, e l’ingresso delle scuole medie, entrano ed escono per la consumazione di rito prostitute e clienti.

Chiamata la Polizia, nessun intervento dopo due ore. Stessa sorte ha avuto la Dirigente Scolastica che invano ha notiziato la Forza pubblica.

Il vigile di quartiere sta in ufficio. La polizia non interviene.

Se la città non è in grado di controllare gli spazi scolastici.

L’allarmante degrado della città nei suoi molteplici aspetti. Stiamo parlando della città più ricca d’Italia, la più tassata è la più multata. In una zona centrale.

È legittimo a fronte delle tasse che ogni cittadino paga ritrovarsi un sistema di controllo della sicurezza che omette di intervenire di fronte all’esercizio della prostituzione negli spazi di un plesso scolastico? I cittadini avrebbero diritto di decurtare la parte delle tasse pagate a fronte di una omissione così grave di servizio di sicurezza.

Nelle vie Monteverdi, Piccinni e Abruzzi, dove le segnalazioni di malcostume e criminalità a sfondo sessuale sono quotidiane da anni.

La situazione è stata delineata nei suoi dettagli dal Comitato Abruzzi-Piccinni, presieduto da Fabiola Minoletti, che ha denunciato la situazione di degrado della zona, e la costante presenza del fenomeno della prostituzione anche in orario diurno.

Il Comitato, che da anni ha documentato il fenomeno, sperando in una sua risoluzione definitiva, è giunto alla conclusione che sia praticamente impossibile sradicare tale malcostume dalle strade cittadine, è che l’unica possibile soluzione sarebbe quella di regolamentare a livello nazionale la situazione.

L’associazione ed il Comitato presenteranno un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare tali gravissimi fatti.

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