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CODACONS CONTRO BRIATORE

Di lamentele sui luoghi di vacanza al Codacons ne riceviamo tante, ma quella di Briatore ci pare francamente troppo! Se fosse vera la tesi che i miliardari non vogliono più andare in Sardegna, solo per la presenza di una tassa di poche migliaia di euro (al massimo 10.000 euro per le barche superiori a 30 metri) o per dover fare una coda alle poste, con tutto il personale al seguito che hanno, sarebbe una vergogna. Ma quella che desta ancora più stupore è la controproposta di Briatore, ossia una tassa di soggiorno di 4/5 euro. Come dire, meglio colpire tutti che non colpire i “poveri“ ricchi come lui. Oppure, per dirla diversamente, la Sardegna, regione già riservata ad un vacanziere di ceto medio, deve diventare un posto solo accessibile a quelli danarosi come lui.
Gli italiani, che già fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, sono costretti a pagare gli ombrelloni come se fossero dei salvavita, questo è quello di cui ci si dovrebbe preoccupare. Gli ultimi dati Istat, infine, ci dicono che nel 2004 il 38,8% delle famiglie italiane non si è potuta permettere una settimana di ferie in un anno, percentuale che nelle isole, la Sardegna per intenderci, sale al 59,9%, un record nazionale (al Sud si è al 58,2%). Anche questo dovrebbe stare a cuore a Briatore, visto che si angoscia tanto per il destino di quella Regione.
Il Codacons fa, quindi, una proposta a Briatore: devolva gli incassi del Billionaire, almeno quelli del mese di agosto, ai poveri, o, se preferisce, li dia ai suoi colleghi milionari, pagando per loro la tassa di Soru.

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