Per impedire lo smembramento della Alitalia in due società , il Codacons e l`Associazione utenti del trasporto aereo intendono presentare un ricorso di urgenza al Tribunale civile e alla Commissione Europea. Lo rende noto l`associazione a difesa di consumatori e utenti che ha acquistato un pacchetto di azioni dell`Alitalia. Il ricorso – spiega una nota – “proposto sulla base delle norme che tutelano gli azionisti nel codice civile e sulla base dell`art. 40 del codice del consumo, mira a inibire o annullare la delibera del cda che Alitalia si accinge a adottare domani. Un secondo ricorso sarà presentato al Tar del Lazio per sospendere la delibera del consiglio dei ministri che autorizza l`operazione ai danni degli azionisti“. Un primo ricorso di urgenza sarà presentato al Tribunale civile ex art.700 cpc, e alla Commissione Europea. Il ricorso – si legge in una nota – solleva innanzitutto “un problema di illegittimità , anche se autorizzata da una legge, che sarebbe per questo incostituzionale, dello smembramento in due della società senza che ciò sia approvato da una assemblea degli azionisti ma per decisione del solo cda“. Sarebbe una decisione di carattere “così eccezionale e straordinario – spiega il Codacons – da non poter rientrare nella competenza dell`organo di gestione. È assurdo che il cda autorizzerà l`accesso ad una procedura indefinita e indeterminata che verrà decisa il giorno prima dal governo, senza possibilità di un esame attento ed approfondito“. Il Codacons segnala “la strumentalizzazione politica sui componenti del cda, i quali non saranno in grado di prendere decisioni nell`interesse dei propri rappresentati, andando in realtà solo a favorire la nuova società neocostituita, e gli interessi di alcuni imprenditori privati“. Seconda contestazione è che “il passaggio delle attività ai 16 imprenditori, con esclusione degli azionisti, veri proprietari di quei beni, è illegale se operata prima del fallimento (o simile) e costituisce una espropriazione di diritti fondamentali economici e costituzionali ai danni di migliaia di azionisti“. Terzo rilievo del Codacons è “la violazione dell`art.41 della Costituzione, sulla libera concorrenza: al governo è riconosciuto un potere di indirizzo economico che è una funzione politica generale, che nella fattispecie sta utilizzando illegittimamente per sopperire alla carenza di potere che gli spetterebbe come azionista (avendo il Ministero dell`Economia e delle Finanze il 49,9% del capitale sociale)“.