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Codacons Crema su deepfake

COMUNICATO STAMPA

Cronaca di Cremona

Lunedì 8 gennaio 2024

CREMA: SAI COSA SONO I DEEPFAKE?

CODACONS: COME RICONOSCERLI E, SOPRATTUTTO, CHE FARE DOPO LA SCOPERTA?

Crema: Mara Venier testimonial a sua insaputa di un servizio finanziario, Papa Francesco vestito con un anomalo piumino bianco, gli esempi celebri di deepfake potrebbero proseguire. La parola è un neologismo che nasce dalla crasi di “Deep Learning”, una particolare tecnologia di intelligenza artificiale (IA) e “Fake”, cioè falso. Il deepfake è una foto, un video o un audio creato grazie a software di intelligenza artificiale (IA) che, partendo da contenuti reali – come immagini e audio – riesce a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo imitandone fedelmente una determinata voce. È dunque una tecnologia che se utilizzata consapevolmente può essere utile a migliorare immagini audio, video, ma se utilizzata con scopi malevoli può diventare una minaccia per la riservatezza e la dignità delle persone coinvolte in prima persona. I rischi sono evidenti: i deepnude, ad esempio, cioè falsi video nei quali persone ignare vengono rappresentate in situazioni compromettenti o in pose discinte; il cyberbullismo: dove un video può essere creato per denigrare e screditare le persone coinvolte – spesso molto giovani – fino ad arrivare a ricattarle chiedendo loro delle somme in denaro per cancellarlo o comunque non diffonderlo in rete; le fake news: informazioni non veritiere finalizzate ad alimentare disinformazione; il cybercrime: dove i deepfake possono essere utilizzati per attività telematiche illecite, come lo spoofing, ovvero il furto di informazioni attraverso la falsificazione della identità delle persone coinvolte finalizzato a ottenere la trasmissione di dati, il phishing, la ricezione di una e-mail con scopo malevolo e il ransomware, il blocco informatico malevolo con connessa richiesta di riscatto per il ripristino delle funzionalità bloccate.

 

Codacons: “Con un occhio attento ci si può accorgere se una immagine è più sfocata o una parte della foto o un video può manifestare delle anomalie – come ad esempio luci e ombre non corrette o parti del viso o del corpo che non sono proporzionati al rispetto al contesto; una persona che fa qualcosa di insolito o si trova in un evento che non si è mai verificato; una voce che può avere un leggero ritardo rispetto all’audio corrispondente. Ma cosa fare una volta scoperto un deepfake? Si può inviare una segnalazione all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali o alla piattaforma social su cui è stato caricato; le prospettive per il futuro non sembrano così fosche. You tube, infatti, ha in programma di indicare se il filmato caricato è stato generato interamente o anche solo in parte dall’intelligenza artificiale (IA) in modo da dare una corretta informazione agli utenti del web. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattare il Codacons all’indirizzo codacons.cremona@gmail.com o al recapito 347.9619322”.

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