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Codacons Cremona su allarme PM10

   COMUNICATO STAMPA

 Cronaca di Cremona

Martedì 10 dicembre 2019

CREMA: PM10, TORNA L’INCUBO. VALORI SOPRA IL LIMITE DA TRE GIORNI.

CODACONS: E’ SUFFICIENTE UN MUTAMENTO DELLE CONDIZIONI METEO PER RIPIOMBARE NELL’INCUBO PM10. LE MISURE ADOTTATE PER CONTRASTARE L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO SONO DEL TUTTO INSUFFICIENTI. TUTTE LE POLITICHE DI TUTELA AMBIENTALE VANNO RIPENSATE RADICALMENTE.

Crema: Crema e il cremasco tornano a guardare con preoccupazione alla qualità dell’aria. Da tre giorni consecutivi, infatti, le polveri sottili sono risalite al di sopra della soglia di attenzione fissata a 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Si tratta del primo campanello d’allarme dopo due mesi e mezzo in cui non si erano registrati problemi legati allo smog. Ad ottobre, infatti, complice il caldo fuori stagione, erano rimasti spenti i riscaldamenti che incidono in misura non secondaria sull’innalzamento del livello di PM10. Nel mese di novembre, uno tra i più piovosi della storia recente, invece, le continue perturbazioni hanno contribuito a tenere pulita l’aria.  

Codacons: “E’ evidente come le politiche di contrasto all’inquinamento ambientale degli ultimi decenni abbiano miseramente fallito. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. In Italia le morti per inquinamento sono superiori a quelle per incidenti stradali e ammontano a circa 90mila l’anno. E’ necessario pianificare interventi urgenti a partire dal traffico veicolare per arrivare al riscaldamento degli edifici e all’inquinamento industriale. Il Codacons, associazione a difesa dell’ambiente, si batte da decenni su questo fronte”.

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