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Codacons Cremona su trasfusione di sangue infetto

COMUNICATO STAMPA

Cronaca di Cremona

Venerdì 20 dicembre 2019

 


CREMONA
: TRASFUSIONE DI SANGUE INFETTO, I PAZIENTI CONTAGIATI DEVONO ESSERE RISARCITI.

CODACONS: E’ DIFFICILE UNA STIMA DEL NUMERO DI PERSONE CONTAGIATE A SEGUITO DI TRASFUSIONE CON SANGUE INFETTO. SICURAMENTE SONO IN NUMERO ELEVATO. IN QUESTI CASI LA GIURISPRUDENZA RICONOSCE IL RISARCIMENTO DEI DANNI PROVOCATI AL PAZIENTE.

Cremona: Sono in costante aumento le segnalazioni di malattie contratte a seguito di trasfusioni con sangue infetto. Purtroppo i casi si susseguono con elevata intensità; in questi casi è doveroso adire la via giudiziale per chiedere il risarcimento di tutti i danni patiti a seguito del contagio. Si tratta di una vera e propria epidemia che si è protratta sino agli inizi degli anni ’90.

Codacons: “E’ difficile fare delle stime ufficiali dei pazienti danneggiati. Secondo i dati in nostro possesso sarebbero centinaia di migliaia. In questi casi è necessario citare in giudizio il Ministero della Salute; è sufficiente che il paziente provi che la contrazione dell’infezione (sia essa da HbV, HcV o Hiv) sia dovuta ad un comportamento colposo del Ministero per ritardo nella predisposizione di controlli e nell’adozione di misure preventive idonea ad impedire il contagio. La legge prevede un indennizzo per le vittime, previsto dalla legge n. 210 del 1992, o, in alternativa, la possibilità di ricorrere al Giudice per far accertare la responsabilità extracontrattuale del Ministero ai sensi dell’art. 2043 c.c.. Lo Sportello Malasanità del Codacons Cremona è a disposizione dei consumatori danneggiati fornendo assistenza legale giudiziale e stragiudiziale all’indirizzo codacons.cremona@gmail.com o al recapito 347.9619322”.

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