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Codacons su esposto procura Repubblica concerto I-days Monza

ORGANIZZAZIONE CONCERTI NELLE MANI DI VAMPIRI

LA CRONACA ALLUCINANTE DI UN CONSUMATORE CHE HA PARTECIPATO AL CONCERTO I-DAYS AL PARCO DI MONZA

  IL CODACONS PRESENTERA’ UN ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA SULLA VICENDA

 

L’incredibile vicenda del cocerto I-Days al parco di Monza dal 15 al 18 Giugno 2017.

Un grandissimo evento, con la presenza sul palco di grandi nomi della musica mondiale: dai Radiohead ai Linkin Park, dai Green Day ai Sum 41, fino a Justin Bieber e i Blink 182.

Un momento di felicità e di spensieratezza che si è trasformato in un incubo per tantissime persone. Raccogliamo la testimonianza di un partecipante all’evento:

Per prima così cominciamo dal fatto che i parcheggi (lontanissimi e ubicati a circa 4-6km dall’evento) andavano prenotati. Il venerdì mattina (per riservare un posto per SABATO 17) il sito ufficiale dell’evento, è bloccato e ha smesso di funzionare a tempo indeterminato. 

Sabato mi reco con altri 4 amici sul posto molto presto, parcheggio di fronte allo stadio di Monza, in una zona industriale, dove gli organizzatori hanno creato una sorta di parcheggio abusivo pagato la bellezza di 20€ (oltre a 5€ aggiuntivi perché in macchina eravamo in 5). Prendiamo la navetta fino all’area concerti e ci incamminiamo.
Il biglietto indicava il nome e il colore dell’ingresso da cui avremmo dovuto accedere (mirabello / verde); peccato che nei due km che ci separavano dall’ingresso/tornelli non c’era un cartello, un’indicazione, nessuno dello staff. Dentro la zona del parco in mezzo al verde era presente UN SOLO bidone della spazzatura (pieno di bottiglie) – uno schifo.
Una volta entrati, dopo controlli praticamente inesistenti, arriviamo all’area concerti. Per consumare era necessario cambiare i soldi in TOKEN (minimo 15€). Per un’area adatta a ospitare 80.000 persone c’erano 4/5 bar piccoli (4 spillatori per bar) e 2 chioschetti per il cibo. Fortunatamente ci eravamo organizzati con frutta e panini altrimenti mangiare sarebbe stato impossibile. Alle 19, dopo il concerto dei Sum41 mi sono messa in coda per acquistare acqua e drink (il concerto dei blink 182 cominciava alle 19.50). Ho visto 3/4 del concerto in coda!!! Dopo quindi un’ora e mezza di coda asfissiante, sotto il sole, il bar FINIVA tutte le bevande. Niente acqua né birre né bibite, nella completa INERZIA dei baristi, uno dei quali non ha retto alla pressione e si è sentito poco bene. Non si sono contati i malori, dovuti al caldo e al sole. Solo la protezione civile è intervenuta distribuendo bottigliette di acqua calda.

Dopo molta fatica, circa alle 21 siamo riusciti ad acquistare n. 6 bottigliette di acqua e abbiamo potuto idratarci di nuovo (e per fortuna che ero riuscita a portare un paio di litri d’acqua da casa). A circa metà del concerto dei Linkin Park (c.a. ore 10.20) ho appreso che era di nuovo possibile acquistare delle bevande senza perdere un’ora in coda.
Ovviamente di lì a poco finiva tutto, tranne la birra.
A fine concerto, lo speaker informava di aspettare ad uscire per far favorire il deflusso della folla . Esattamente come è stato suggerito, aspettavo un’ora prima di uscire. Avevo dei token da finire (NB: se avanzavano TOKEN – ogni token =3€, non venivano rimborsati, ma cambiati in gadget firmati Fabrique da ritirare in via Fantoli a Milano).
Nel frattempo mi sono guardata intorno: era tutto COMPLETAMENTE RICOPERTO DI SPAZZATURA. Sacchetti, tappi, bottiglie, scatolette! All’entrata distribuivano un sacchetto dove poter buttare l’immondizia, ma mancava anche solo vicino all’area bar un contenitore per la raccolta dei sacchi. Risultato: una discarica a cielo aperto.
Mi sono incamminata verso l’uscita e senza dare alcuna spiegazione, un membro dello staff faceva incanalare tutti come se fossimo un gregge di pecore, attraversare la pista dell’autodromo per dirigerci verso l’uscita dove avremmo potuto prendere la navetta per il parcheggio. Abbiamo camminato per ben 5 km !!!! (dati calcolati grazie all’applicazione del cellulare). Ma dopo essere usciti dalla pista dell’autodromo, siamo stati lasciati nel bel mezzo del parco di Monza, al buio, senza indicazioni, allo stato brado a camminare “verso quei fari che vedete là in fondo…”.
Mezz’ora (perchè siamo stati molto fortunati) di coda per prendere l’autobus che ci ha lasciato dalla parte opposta del parcheggio e un altro km per raggiungere la macchina. Quindi, concerto finito alle 11, macchina raggiunta alle 2 di notte. UN’ORGANIZZAZIONE PESSIMA.
Nel nostro percorso al buio in mezzo al parco, con altre migliaia di persone, non c’erano membri dello staff, non c’era personale delle ambulanze: se qualcuno si fosse perso? Se qualcuno si fosse sentito male?
Per fortuna, almeno non c’erano ubriachi…ma considerando che non c’era nulla da bere e il poco che abbiam bevuto l’abbiamo sudato, è davvero una magra consolazione.

Il Codacons presenterà un esposto alla Procura della Repubblica per i gravissimi fatti esposti ed ivi segnalati.

“Troppo grave giocare con la sicurezza e la salute delle persone. Chiediamo alla Procura della Repubblica di accertare eventuali comportamenti penalmente rilevanti che dovessero emergere dai fatti occorsi.”

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