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Codacons su famiglia intossicata dal malfunzionamento di uno scaldabagno

COMUNICATO STAMPA

IL CODACONS SU FAMIGLIA INTOSSICATA DAL MALFUNZIONAMENTO DI UNO SCALDABAGNO

IL CODACONS PRESENTA DIFFIDA AL COMUNE

SERVONO PIU’ SICUREZZA E CONTROLLI ANCHE SU SCALDABAGNI

 

Quattro bambini e due adulti intossicati dal monossido di carbonio nella serata di Domenica 14 Gennaio in un’abitazione a Cassina de’ pecchi, comune di Milano.

La manutenzione degli scaldabagni a gas risulta particolarmente importante se si vogliono evitare incidenti come il sopracitato.

L’importanza è strettamente ricollegata alla pericolosità del monossido di carbonio (CO), che, per la sua particolarità di essere incolore e inodore viene soprannominato “assassino silenzioso”; infatti nei casi in cui non provoca la morte, può causare danni polmonari e vascolari duraturi.

Qualsiasi tipo di scaldabagno a gas necessita di controlli periodici almeno una volta all’anno per una questione di sicurezza.

A differenza di quanto previsto per le caldaie, gli scaldabagni non sono soggetti a controlli obbligatori. La fuoriuscita di gas è uno dei pericoli più frequenti per chi non esegue la corretta manutenzione alla caldaia; a lungo anche una piccola perdita può rappresentare un grande pericolo, per il rischio di intossicazione e di esplosione.

Per questa motivazione pare assurdo che il consumatore, per autotutelarsi contro gli incidenti che potrebbero verificarsi a causa del malfunzionamento dello scaldabagno, al posto di godere di controlli, debba ricorrere all’uso di rilevatori di monossido di carbonio con un segnale acustico che si espande per un raggio di 3 metri e ha un’autonomia massima di 5 anni.

E’ chiaro che se si prende in considerazione la situazione di una persona anziana o con problemi di udito, nonostante esistano allarmi più potenti, rappresenta sempre un rischio dover leggere il dispaly e interpretarlo autonomamente.

L’incidente che ha colpito la famiglia di Cassina de’ pecchi è l’ultimo di un serie che ha provocato svariate morti.

Il Codacons invierà una diffida al comune intimando l’introduzione di controlli obbligatori e periodici non solo per le caldaie ma anche per gli scaldabagni.

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