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Codacons: il tar annulli le prove scritte

Le prove scritte degli esami di maturità 2008 finiscono davanti al Tar del Lazio. Il Codacons e l`Associazione per i diritti civili nella scuola, dopo le prime due prove scritte d`esame, caratterizzate da errori e inesattezze, hanno deciso di agire legalmente “a tutela“ degli studenti italiani, chiedendo ai giudici amministrativi di di annullare la validità degli scritti, limitando il giudizio degli studenti alla sola prova orale e al giudizio formulato dal Consiglio di classe per l`ammissione dei maturandi. Inoltre, le due associazioni hanno convocato il ministro dell`Istruzione Mariastella Gelmini dinanzi al Tar. Viene chiesto al dicastero un risarcimento danni pari a 500 euro a studente, per un totale di 248.318.500 euro. Nel ricorso, si spiega in una nota del Codacons, si ricordano gli errori che hanno caratterizzato le tracce delle prove d`esame: “Il ministero dell`Istruzione, nel dettare le linee guida cui gli esaminandi avrebbero dovuto rifarsi per l`elaborazione della prima prova di italiano, ha definito costantemente la poesia di Montale come ispirata e dedicata ad una figura femminile sostenendo che “il ricordo della donna è condensato nel suo viso e nel sorriso“ e addirittura chiedendo di sviluppare, partendo dal testo, “il ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile“. Tali errate indicazioni sul testo – affermano Codacons e Associazione per i diritti civili nella scuola – hanno compromesso il regolare svolgimento della prima prova di italiano, rendendo impossibile una valutazione equa sia degli studenti che hanno scelto di svolgere la prima traccia, sia di quelli che hanno optato per lo svolgimento delle altre tracce, poichè si è venuto a creare un divario insanabile tra gli uni e gli altri in sede di valutazione“. Gli errori, ricordano ancora le due associazioni, hanno caratterizzato anche la seconda prova scritta: “Il testo greco che hanno dovuto tradurre i diplomandi del liceo classico era infatti mancante di un pronome, mancanza che ha snaturato il testo e reso ovviamente ostica la traduzione“ e, “disseminata di errori“ era anche la prova di lingua inglese che hanno dovuto sostenere gli Istituti turistici. Inoltre, “la partecipazione a prove di esame viziate ed errate nei loro presupposti, ha reso ancor più difficoltoso ed ostico per gli studenti affrontare un momento così importante – conclude la nota – con forti ripercussioni su molti di questi, e dei loro familiari, che al momento attuale stanno certamente vivendo un forte stato di stress emotivo, causato dall`incertezza della valutazione nonchè dell`esito finale degli esami stessi“.

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