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Codacons su incendio Corteolona

                                           

 Cronaca di Corteolona

Giovedì 4 gennaio 2018

CORTEOLONA: GRAVISSIMO INCENDIO IN UN CAPANNONE ABBANDONATO.

BRUCIATI PLASTICA, PNEUMATICI E MATERIALE DI SCARTO.

CODACONS: ALLARME INQUINAMENTO AMBIENTALE E ALTISSIMI RISCHI PER LA SALUTE.

ANCORA UNA VOLTA SONO I CITTADINI A PAGARE.

IMMEDIATE DIFFIDE ED ESPOSTI. 

Corteolona: Tragico inizio d’anno. È stato appena “domato” l’incendio divampato la sera del 3 gennaio in un capannone di circa 2 mila metri quadrati in disuso a Corteolona e Genzone, nella parte del vecchio abitato di Genzone lungo la Provinciale 31.

Il gravissimo incendio ha creato una lunga colonna di fumo nero che ha avvolto buona parte della Bassa Pavese, costringendo un centinaio di persone a evacuare da Cascina San Giuseppe.

Nel rogo sarebbero bruciati plastica, pneumatici e altri materiali di scarto, con il rischio di formazione di una nube tossica.

Il sindaco di Corteolona e il sindaco di Invero e Monteleone hanno invitato i residenti, in via precauzionale, a non uscire di casa, non sostare all’aperto e a non aprire le finestre e stanno predisponendo ordinanze che prevedono il divieto di consumo di ortaggi e verdure a foglia larga.

Saranno necessari almeno tre giorni per i risultati dei rilevamenti ARPA al fine di rilevare la presenza di diossine e ipa (idrocarburi policiclici aromatici), potenzialmente cancerogeni.

Codacons: “Non ci sono parole per esprimere il rammarico per il drammatico evento. L’ennesimo vergognoso episodio partorito dal serpeggiante lassismo comunale/burocratico: come può un capannone in disuso (circostanza, comunque, da verificare e smentita dai cittadini) contenere quantità industriali di materiale di scarto, plastica, pneumatici e nessuno esserne a conoscenza? Per quale motivo non è mai stato programmato un piano di smaltimento rifiuti? Ora e ancora una volta, saranno gli ignari cittadini  a pagarne le pesantissime conseguenze, in termini di disastro ambientale e di rischi alla salute. Le aziende perderanno il loro fatturato, gli agricoltori si troveranno in ginocchio a causa di prodotti ortofrutticoli e terreni intossicati. Chi li risarcirà? Allo stato, ci stiamo chiedendo attoniti, chi sia il responsabile e, nell’attesa, i cittadini rimangono chiusi in casa per via della nube tossica che velocemente si sta propagando. Il Codacons non rimane certo inerte a questo disastro ma interviene immediatamente e con forza, con diffide ai Comuni interessati, alla Provincia, alla Regione ed esposti alla Procura della Repubblica. Salute e ambiente sono beni preziosissimi: sono le fondamenta della vita”.

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