JUVE – MILAN: ESPOSTO ALLA FIGC E PROCURATORE FEDERALE, INCONGRUE LE DICHIARAZIONI DEGLI ARBITRI IN CAMPO
RISULTEREBBERO DICHIARAZIONI NON VERITIERE RESE ALL’ALLENATORE DEL MILAN SU CHI AVESSE DECISO IL RIGORE
IL TERZO UOMO DICE L’ASSISTENTE DI PORTA. L’ASSISTENTE DI PORTA DICE L’ARBITRO MA ERA COPERTO
IL DOVERE DI VERITA’ DEGLI ARBITRI
Il Codacons chiede chiarezza ai vertici del calcio sulla vicenda rigore – Juventus. Ciò che ha fatto imbestialire i giocatori del Milan sarebbero le dichiarazioni non veritiere della sestina arbitrale.
Infatti risulterebbe che l’allenatore del Milan Montella abbia chiesto agli arbitri chi avesse deciso il rigore. Il terzo uomo affermava che era stato l’assistente di porta a richiamare l’attenzione sul fallo di mano. Ma l’assistente di porta interpellato ha dichiarato che era stato l’arbitro a decidere il rigore. L’arbitro però era in realtà coperto e non poteva vedere.
Pertanto sono state rilasciate dichiarazioni apparanentemente in conflitto tra loro.
Per questi motivi il Codacons chiede al Procuratore Federale di acquisire le dichiarazioni arbitrali e le testimonianze al fine di accertare la correttezza del comportamento degli arbitri in occasione delle dichiarazioni rilasciate.
L’arbitro del gioco del calcio è tenuto sempre ad un dovere di verità e correttezza nelle dichiarazioni che rende.