Aumentano le speranze dei risparmiatori italiani che sono in possesso di buoni fruttiferi postali.
Difatti, con la pronuncia n. 5904 del 11.04.2022 l’Arbitro Bancario e Finanziario ha accertato che il buono da 5 milioni di Lire del consumatore non era affatto prescritto, come affermato da Poste Italiane S.p.A., condannando quest’ultima a rimborsare il buono senza indugio.
Poste italiane rifiutava il rimborso del buono, sostenendo che quest’ultimo era prescritto dal primo giorno successivo alla data in cui cessava di essere fruttifero, ovvero dalla data di scadenza puntuale.
Completamente opposta la pronuncia dell’ABF, che invece rileva come “Sulla questione del dies a quo del termine di prescrizione si è pronunciato il Collegio di Coordinamento (decisione n. 8056/19) confermando che “la lettera della norma che fissa il termine di scadenza dei titoli, non facendo alcun riferimento al giorno di emissione ovvero Pag. 4/4 alla data di emissione, bensì esclusivamente all’anno di emissione, porta ad individuare siffatto termine alla scadenza dell’anno solare di emissione dei buoni”.
Avete un buono postale fruttifero e volete sapere se le Poste vi hanno liquidato meno del dovuto? Non siete convinti che quanto richiesto da Poste Italiane sia corretto? Poste si rifiuta di rimborsare il buono sostenendo che è prescritto? Contattateci per avere tutte le informazioni in merito allo 02.29419096 o all’indirizzo monzabrianza@codaconslombardia.it.
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