Ancora una volta, tanti risparmiatori sono stati traditi da una polizza unit linked, questa volta emessa da una compagnia irlandese, la HANSARD EUROPE DAC, su fondi domiciliati in Liechtenstein e nelle Bermuda: ancora una volta, i sottoscrittori stanno patendo l’azzeramento del capitale investito e della cedola concordata. Le segnalazioni di risparmiatori coinvolti in questo ennesimo caso di risparmio tradito si susseguono nella nostra sede, stiamo seguendo da vicino la vicenda e soprattutto i suoi sviluppi giurisprudenziali che lasciano ben sperare in merito alla proponibilità di future azioni risarcitorie.
La sentenza del Tribunale di Frosinone, a riguardo, mette in luce come il sottoscrittore della polizza non abbia valutato adeguatamente i rischi di un determinato tipo di investimento sulla base esclusiva della documentazione contrattuale fornita. Non emerge che il risparmiatore avesse una propensione elevata al rischio, tale da far presupporre la sua accettazione di investimenti ad alto rischio proposti unilateralmente dall’Asset Manager.
Per il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli: “Le polizze assicurative unit linked (come quelle emesse dalla HANSARD, sui fondi gestiti e seguiti da EAM e NOVIUM) presentano un elevato contenuto finanziario, visto che, diversamente dalle polizze assicurative tradizionali, prevedono che il pagamento del premio assicurativo venga utilizzato per l’investimento in quote di un fondo gestito dalla compagnia assicuratrice o da un soggetto terzo. Il legislatore ha già esteso, sulle polizze unit linked in genere (esattamente come quelle emesse dalla HANSARD), l’applicazione di norme dettate nel Testo Unico Finanziario.
Vi sono obblighi di diligenza, correttezza, trasparenza, profilatura del cliente (della sua esperienza e della sua propensione al rischio), informazione dei clienti, chiarezza delle comunicazioni pubblicitarie e promozionali, controllo interno, impegno per ottenere il miglior risultato possibile (nel rispetto del livello di rischio prescelto dall’investitore), a cui ogni operatore assicurativo, che distribuisca prodotti finanziari, deve sottostare.
In questo caso, tali precetti normativi, non sembrano essere stati rispettati. Vi invitiamo a sottoporre il vostro caso al Codacons scrivendo a monzabrianza@codaconslombardia.it o chiamando il 0229419096”.
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