Il Superbonus al 110% ha rappresentato un’opportunità straordinaria per migliaia di condomini italiani desiderosi di investire nell’efficientamento energetico. Tuttavia, gli ultimi dati Enea relativi alla maxi-agevolazione, dipingono un quadro poco rassicurante. L’ultimo report, aggiornato a dicembre e pubblicato lunedì 8 gennaio, attesta che ci sono ancora dieci miliardi di lavori condominiali da completare, per i quali si apre la strada dello scalone dal 110 (o dal 90) al 70 per cento.
Allo stesso tempo, oltre 36mila condomini hanno avviato le opere nel corso del 2023, ma è improbabile che riescano a dichiarare la “fine lavori” entro la scadenza dell’anno in corso. La complessità delle procedure burocratiche e la difficoltà nel reperire risorse necessarie stanno rallentando i tempi di conclusione dei progetti, mettendo a rischio l’accesso agli incentivi fiscali che scadono a breve.
Nel contempo, ci sono anche tanti condomini che hanno deliberato l’avvio dei lavori da tempo, ma le società appaltatrici brancolano nel buio e dei lavori promessi, nessuna traccia!
Per il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli: “Per quanto sia necessario rivedere lo stop alla manovra, che rischia di far fallire tanti operatori del settore, al contempo continuano le segnalazioni di disagi legati ad appalti superbonus che procedono con estremo rilento quando iniziano e/o che non iniziano mai. In realtà, dietro questa situazione, si nasconde l’incapacità di alcune aziende operanti sul territorio di programmare efficacemente i lavori o, peggio, tentativi di truffa. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattare il Codacons all’indirizzo monzabrianza@codaconslombardia.it o al recapito 02.29419096”
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