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Codacons Pavia su mafie dei rifiuti

COMUNICATO STAMPA

 Cronaca di Pavia

Martedì 8 ottobre 2019

PAVIA: MAFIE DEI RIFIUTI, ALTRI 11 ARRESTI.

CODACONS: SI TRATTA DI UNA OPERAZIONE IMPORTANTE, LO SCENARIO E’ SICURAMENTE INQUIETANTE PER LA TUTELA AMBIENTALE.

Pavia: Un traffico illecito di rifiuti a rotte invertite da Sud a Nord, con rifiuti provenienti dalla Campania e con destinazione finale i capannoni abbandonati della Lombardia. Si tratta di un nuovo filone che ha origine dalla prima indagine sullo smaltimento illegale, quella di Corteolona. Il “metodo Corteolona” è stato scoperto grazie ad un’indagine della DDA e ha portato all’arresto di 11 persone. L’indagine, denominata “Operazione Feudo” è la prosecuzione dell’operazione “Fire Starter” che aveva portato all’arresto di sei soggetti responsabili del traffico di rifiuti riferito al capannone di Corteolona dato alle fiamme la notte del 3 gennaio 2018. Gli investigatori sono riusciti ad individuare una organizzazione criminale capeggiata da soggetti di origine calabrese tutti con numerosi precedenti penali i quali, attraverso una complessa struttura composta da impianti autorizzati complici e trasportatori compiacenti, gestivano un ingente traffico di rifiuti urbani e industriali provenienti da impianti campani, che, attraverso una vorticosa serie di passaggi tra impianti a volte reali a volte fittizi, finivano in capannoni industriali abbandonati che venivano poi riempiti e chiusi saldandone le porte. Ai domiciliari anche una cittadina vogherese, ritenuta figura di spicco dell’organizzazione sotto il profilo non solo logistico ma anche amministrativo.

 

Codacons: “Le indagini portano alla luce un quadro inquietante per la tutela ambientale. Si tratta di un’indagine importante che permette di far luce su dinamiche molto gravi a Pavia e provincia. Il Codacons, in ottemperanza ai suoi compiti statutari di tutela e protezione dell’ambiente. invita tutti i cittadini a segnalare discariche abusive di rifiuti all’indirizzo codacons.pavia@gmail.com; le segnalazioni saranno poi inoltrate agli organi competenti”. 

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