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Codacons Pavia su provvedimento dell’Antitrust

 

COMUNICATO STAMPA

Cronaca di Pavia

Lunedì 13 settembre 2021

PAVIA: SERVIZI PUBBLICITARI A PAGAMENTO PER LE IMPRESE, MULPOR ANCORA NEL MIRINO DELL’ANTITRUST.

CODACONS: SEMBREREBBE CHE LE CONDOTTE DEL PROFESSIONISTA SIANO PROSEGUITE NONOSTANTE IL PROVVEDIMENTO DELL’ANTITRUST. INVITIAMO LE IMPRESE DESTINATARIE DI SOLLECITI E INGIUNZIONI DI PAGAMENTO A NON ADEMPIERE, I PAGAMENTI RICHIESTI NON SONO DOVUTI. CONTATTATECI PER ASSISTENZA LEGALE.

Pavia: Nel febbraio 2019 il procedimento si era concluso con una condanna a seguito dell’accertamento di una pratica commerciale scorretta consistente nel presentare l’offerta di un servizio pubblicitario a pagamento come richiesta di verifica dei dati aziendali presenti in un database, lasciando intendere – contrariamente al vero – che si trattasse di un database collegato a una manifestazione fieristica e all’Ente organizzatore e che il mancato aggiornamento avrebbe potuto comportare la cancellazione dell’impresa dal database e quindi l’estromissione da un importante canale pubblicitario. In tal modo, le imprese e microimprese erano indotte a verificare, sottoscrivere e restituire rapidamente un formulario precompilato con i dati aziendali, impegnandosi così inconsapevolmente all’acquisto di un annuncio pubblicitario sulla International Fairs Directory per tre anni, al costo di circa 1.200 euro/anno. Ma nonostante la sanzione dell’Antitrust, per tutto il 2021 il professionista ha inviato quantomeno dal mese di gennaio 2021 i medesimi moduli ingannevoli oggetto del provvedimento del febbraio 2019. Il modulo è presentato in modo che possa essere facilmente confuso con il database della fiera cui il destinatario della comunicazione ha recentemente partecipato e la sua sottoscrizione per attestazione dell’effettuata verifica comporta in realtà l’adesione ad un’offerta triennale per la pubblicazione di un annuncio sulla Directory dal costo di oltre 1200 euro/anno. In tale contesto, Mulpor ha continuato a richiedere il pagamento dei servizi non richiesti mediante l’invio di c.d. “fatture” e avvisi di pagamento da parte di società incaricate. Alle opposizioni delle imprese e microimprese destinatarie di tali richieste, Mulpor ha risposto negando l’ingannevolezza della propria offerta commerciale. Dalle segnalazioni giunte emerge inoltre che IBCM ha reiterato l’invio di solleciti di pagamento e di avvisi di riscossione coattiva con i quali viene minacciato l’avvio di un contenzioso internazionale per il recupero dei crediti vantati da Mulpor Company.

 

Codacons: “Un quadro davvero desolante quello che emerge dall’analisi dei provvedimenti dell’Antitrust presi in esame, ora attendiamo l’esito del procedimento sottolineando come, contrariamente a quanto affermato dal professionista nei solleciti di pagamento, gli importi richiesti alle microimprese coinvolte non sono assolutamente dovuti. Invitiamo pertanto, chiunque sia stato soggetto passivo di una richiesta di pagamento in questo senso a contattare il nostro Ufficio Legale per ricevere assistenza. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattare il Codacons all’indirizzo codacons.pavia@gmail.com o al recapito 347.9619322”.

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