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Codacons: per il cenone un rincaro di 20-30 euro

Roma.  I rincari del settore alimentare porteranno le famiglie a spendere per il classico cenone di Natale 20-30 euro in più rispetto allo scorso anno, per un totale complessivo di 180-190 euro a famiglia. È quanto risulta dall’indagine che come ogni anno, con l’arrivo dei prodotti natalizi nei negozi di tutta Italia, il Codacons ha realizzato una indagine nelle principali città. Dallo studio dell’associazione emerge come i rincari più pesanti si registrino nel settore dell’alimentazione.
«Pandoro e panettone, così come gli altri prodotti alimentari classici del Natale, fanno registrare quest’anno sensibili incrementi dei listini, mentre nel settore degli addobbi per la casa si registrano prezzi sostanzialmente stabili o in leggera salita rispetto lo scorso anno. Stabili anche i prezzi degli alberi di Natale», afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, secondo il quale «ciò è dovuto soprattutto al calo degli acquisti di palline, candele, coccarde, registrato lo scorso anno con le famiglie che tendono sempre più a tirare la cinghia rinunciando ai beni non indispensabili. Una siffatta situazione ha portato i commercianti a contenere gli aumenti in questo settore, per evitare ulteriori cadute dei consumi».
«Sensibili cali dei listini si registrano invece per i prodotti hi-tech, per i quali le continue novità introdotte sul mercato consentono una positiva riduzione dei prezzi – spiega Rienzi – mentre rialzi si registrano per giocattoli e prodotti di lusso, irrinunciabili a Natale. In particolare il mercato del lusso e quello dell’hi-tech saranno gli unici a registrare quest’anno un segno positivo sul fronte dei consumi».
«Gli aumenti dei prezzi di pandoro e panettone non trovano giustificazione nell’andamento del grano le cui quotazioni sono praticamente dimezzate rispetto all’inizio dell’anno su valori inferiori a quelli di venti anni fa». È quanto afferma la Coldiretti commentando i dati del Codacons.Stabile la spesa per alimentari, non si rinuncia al gran cenone
Secondo un’indagine di Contribuenti.it nelle principali città, gli italiani vanno incontro a un magro Natale, con un calo dei consumi che dovrebbe aggirarsi attorno al 18,5% e una spesa media per cittadino di 260 euro: stop a giocattoli, abbigliamento, viaggi, per non parlare dei gioielli e del divertimento.
Per l’associazione contribuenti italiani il calo dei consumi sarà generalizzato rispetto allo scorso anno, con una diminuzione di circa il 18,5%. Spesa positiva e in aumento solo per i prodotti hi-tech (+9,2%9, variazione nulla per gli alimentari, visto che come vuole la tradizione gli italiani non rinunciano al classico cenone natalizio, e cali per tutti gli altri settori, dal -14,3% dei giocattoli ai baratri del – 21,9% dei viaggi, al -22,5% del divertimento e al -21,7% dell’abbigliamento.
Pur acquistando meno, i consumatori nel prossimo Natale spenderanno però di più. La previsione di spesa è infatti, di 260 euro a cittadino, 10 euro in più rispetto al 2007, a causa del forte incremento di prezzi in tutti i settori, specie nell`alimentare.
 

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