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Codacons su storica vittoria contro Mango saldi ingannevoli

TRIBUNALE MILANO SENTENZA STORICA SUI SALDI. MANGO ITALIA CONDANNATA PER PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA

 PRIMA SENTENZA IN ITALIA, FALSA INFORMATIVA AI CONSUMATORI SUI SALDI

 CODACONS: UNA VITTORIA PER TUTTI I CONSUMATORI, OGNI NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO NON A NORMA DOVRA’ ADEGUARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO

 

Storica sentenza emessa dal Tribunale di Milano, a nome del giudice Marangoni, della Sezione A, specializzata in materia d’impresa, nella causa promossa da Codacons contro Mango Italia S.r.l.; la famosa azienda di abbigliamento è stata condannata per comportamento ingannevole nei confronti dei consumatori.

Il Tribunale ha considerato ingannevole la pratica di Mango, consistente nell’applicare un bollino riportante un prezzo maggiore sul cartellino applicato su ciascun capo di abbigliamento offerto in vendita originariamente riportante un prezzo di minore entità, inibendone così la prosecuzione.

Tale condotta, afferma il Tribunale di Milano, “appare dunque potenzialmente idonea ad incidere sulle scelte di acquisto del consumatore, il quale ove fosse in grado di rilevare la differente indicazione del prezzo normale di vendita orienterebbe diversamente il proprio comportamento commerciale per l’incertezza sulla reale entità dello sconto praticato dalla convenuta”.

Per il Codacons: “Sentenza storica, una vittoria per tutti i consumatori. Finalmente è stato posto un limite al comportamento che i negozi di abbigliamento possono adoperare al fine di comunicare gli sconti sui propri prodotti in vendita. Il consumatore deve essere sempre tutelato, con un’informativa corretta e chiara sul prezzo di vendita originario del prodotto, sul quale viene poi applicato lo sconto.

Tale sentenza farà scuola, tutti i negozi di abbigliamento dovranno ora informare correttamente i consumatori degli sconti applicati, pena l’essere riconosciuti colpevoli di pratica ingannevole.”

Mango avrà ora 30 giorni per poter adeguare il proprio comportamento, dovendo anche dare pubblicità al provvedimento giudiziario, a proprie spese, su “il sole 24 ore”.

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