Con ordinanza 12794/2021 la Corte di Cassazione ha confermato l’addebito della separazione al marito in virtù del tradimento provato in giudizio dalla moglie tramite le chat di whatsapp.
Per procedere al disconoscimento delle chat e delle produzioni digitali occorre che lo stesso sia circostanziato ed esplicito, non rilevando generiche contestazioni verbali della parte.
Con questa pronuncia la Cassazione ha confermato l’orientamento secondo il quale il tradimento, per essere tale, può essere anche solo virtuale, con la conseguenza che il coniuge in colpa perderà diritto all’assegno di mantenimento e ai diritti successori
“La pronuncia dei Supremi Giudici fissa un principio molto importante in materia di separazione e divorzio – annuncia il presidente del Codacons Marco Maria Donzelli – le prove informatiche e le chat possono giustificare una dichiarazione di responsabilità in caso di separazione. Contattateci a info@codaconslombardia.it per ricevere assistenza e consulenza sull’argomento“