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Codacons su dichiarazioni Sala smart working

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Lombardia

Lunedì 22 Giugno 2020

INCREDIBILI DICHIARAZIONI DEL SINDACO BEPPE SALA “STOP SMART WORKING TORNIAMO A LAVORARE”
 
CODACONS: DOVE SONO LE PROMESSE SULLO SMART WORKING ANNUNCIATE MESI FA? LE ENTRATE CONTINGENTATE SUL LAVORO? GLI ORARI DIFFERENZIATI PER I LAVORATORI? LA SICUREZZA SUI MEZZI PUBBLICI?
 
GESTIONE CITTADINA INACCETTABILE SINDACO DIA IMMEDIATE DIMISSIONI – CHIESTO COMMISSARIAMENTO AI SENSI DELL’ART. 141 D.LGS. 18 AGOSTO 2000, N. 267
 
Cronaca Lombardia: incredibili dichiarazioni del Sindaco Beppe Sala sullo smart working: “Sono molto contento che il lockdown ci abbia insegnato lo smart working, e ne ho fatto ampio uso in Comune, ma ora è il momento di tornare a lavorare”.
 
Dichiarazioni che fanno sottintendere come, per il Sindaco, migliaia di lavoratori che durante tutto il lockdown non solo sono stati costretti nelle proprie abitazioni, ma che sono finiti in cassa integrazione, che hanno dovuto prendere ferie forzate, di fatto è come se non avessero lavorato per nulla. – afferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli. Una visione arcaica e superata del lavoro, decisamente non al passo con i tempi, dove ormai ogni grande azienda e impresa utilizza lo smart working, che ha dimostrato di garantire una maggiore efficienza.
 
Con le parole di Maurizio Del Conte, padre della Legge n. 81 del 2017:  “Questo modo di lavorare funziona se viene lasciata ai dipendenti la libertà di decidere da soli dove e quando lavorare. Non avrebbe senso tornare a una organizzazione del lavoro novecentesca con tecnologie del 21esimo secolo”.
 
Ma se questo non fosse abbastanza ci chiediamo, ma cosa ne è stato delle numerose promesse fatte negli ultimi mesi dal Sindaco di Milano? Dove sono finite le promesse sullo smart working che sarebbe stato implementato come obbligatorio in molte realtà lavorative? Dove sono le promesse relative alle entrate contingentate sul luogo di lavoro, con orari appositamente differenziati per i dipendenti consentendo così di evitare assembramenti? Ed ancora dove sono le tanto promesse misure di sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico? E le piste ciclabili? 
 
Tutto sparito. Una gestione che sconforta soprattutto se paragoniamo Milano alle altre grandi città europee; il Sindaco si è rivelato essere purtroppo inadeguato a guidare la città di Milano, dia immediate dimissioni.”
 
Ufficio Stampa: 393/9803854
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