A Novara viene arrestato per ricettazione il finto tecnico dell’acquedotto che ha derubato molti anziani in tutta la Provincia.
Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Novara.
Dopo una perquisizione domiciliare mirata, si è scoperto il modus operandi dell’uomo, quarantaduenne residente in città: le “truffe del tecnico dell’acquedotto” iniziavano tutte con una finto sopralluogo tecnico a casa di anziani, simulando perdite o inquinamento dell’acqua.
Nel momento in cui la vittima si distraeva, il truffatore riusciva a sottrarre soldi e gioielli.
Ma vi è di più. A Momo, in provincia di Novara, una donna di 46 anni residente a Novara e già nota alle forze dell’ordine entra in casa di un anziano e lo deruba, fingendosi un’assistente sociale dell’Asl.
“Ancora una volta truffe nel territorio del Novarese: è necessario che il Comune moltiplichi gli sforzi per tutelare il proprio territorio, non si può lasciare sole le Forze dell’Ordine e intervenire solamente quando il reato è ormai stato compiuto – commenta il Presidente del Codacons Marco Donzelli – è fondamentale dare informazioni e creare progetti per informare i cittadini. Il Codacons ha recentemente attivato, per questo motivo, l’attività di servizio telefonico e via e-mail per il progetto antitruffa “Acciuffa la Truffa”.
Si riporta per completezza il decalogo affinchè i cittadini più anziani evitino di essere ingannati:
– Sincerarsi che il controllo sia effettivo: molti pensionati aprono le porte della propria casa senza verificare che effettivamente sia necessario un controllo dell’abitazione. Solitamente è bene fare attenzioni agli avvisi del Condominio, nei quali vengono sempre indicati gli eventuali accertamenti nei singoli appartamenti, con indicazione della data e dell’ora dell’eventuale visita.
– Richiedere i documenti d’identità: è preferibile prima di far entrare qualcuno in casa propria, chiedere alle persone o ai presunti addetti di identificarsi tramite documento d’identità. Se il controllo è effettivo i tecnici non devono avere alcuna ragione di opporsi a tale richiesta.
– Richiedere un tesserino o un documento che attesti che effettivamente lavorano per la società detta: è utile fare richiesta di un documento o un tesserino per verificare se gli addetti siano realmente dipendenti della società con cui si sono presentati.
– Controllare che gli addetti lavorino effettivamente per il proprio fornitore di luce e gas, o che siano dipendenti della propria società idrica: molto spesso infatti si presentano soggetti per fantomatiche società elettriche o idriche al solo scopo di entrare nell’abitazione, dunque sincerarsi che siano veramente addetti alla propria società di fornitura.
– Visionare sempre il lavoro dei tecnici: è importante prestare sempre attenzione alle attività svolte nella propria casa dai tecnici, al fine di verificare che siano effettivamente lì per il motivo indicato, ossia riparare un guasto o fare controlli.
– Non permettere ai tecnici di andare da soli in altre stanze: non bisogna farsi scrupoli nell’impedire agli addetti di andare in altre stanze da soli. Non hanno alcun motivo per fare ciò e se sono in buona fede accetteranno senza problemi di essere seguiti.
– Non lasciare beni di valore in vista: prima di far entrare estranei nella propria abitazione, è importante mettere al sicuro qualsiasi bene sia “a portata di mano”. È sempre meglio mettere tutto in cassetti o in luoghi in cui non sia facile accedere.
– Non farsi mai distrarre: solitamente, se si tratta di una truffa, i sedicenti tecnici si presentano in due o più, questo in modo che uno o più possano distrarre il proprietario dell’abitazione mentre l’altro o gli altri possono porre in essere furti in casa.
– Verificare l’abbigliamento e la presenza di casse degli attrezzi: se gli addetti si presentano per riparare un guasto, o fare un controllo, è importare verificare l’abbigliamento e se portano con sé cassette degli attrezzi o simili, senza i quali difficilmente dei veri tecnici potrebbero lavorare.
– Chiamare aiuto: se non ci si sente sicuri, è bene farsi assistere da qualcuno, che può essere un vicino, un parente, perfino la portineria. È importante non essere da soli in questi casi. E qualora ci si dovesse rendere conto che si tratta di una truffa, è fondamentale chiamare subito il 112.
Codacons presenterà una diffida al Comune di Novara in merito a tale notizia, affinchè non si abbassi la guardia e per tutelare maggiormente i cittadini.
Si ricorda che il servizio telefonico sarà reso dal Codacons ogni giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 a partire da giovedì 11.06.2020.
Ufficio Stampa: 393/9803854