Codacons su esondazioni Seveso

Gli ex sindaci di Milano Giuliano Pisapia e Letizia Moratti, l’ex Governatore lombardo Roberto Formigoni, l’ex assessore alla protezione civile (e ora ad ambiente e mobilità) del comune di Milano Marco Granelli, l’ex assessore milanese e ora assessore lombardo alla sicurezza Riccardo De Corato Sono indagati per inondazione colposa nell’inchiesta della Procura di Milano sulle esondazioni del fiume Seveso avvenute tra il 2010 e il 2014 nell’area nord della città, quartiere Niguarda.

Il 4 settembre le otto persone indagate hanno ricevuto un’informazione di garanzia e un avviso di conclusione delle indagini, che prelude di solito alla richiesta di rinvio a giudizio.

L’inchiesta, condotta dal pubblico ministero Maura Ripamonti col coordinamento del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, era stata avviata nel 2015 seguendo l’ipotesi di reato di disastro colposo. A indagini concluse agli indagati vengono contestanti danni “a strutture ed infrastrutture pubbliche, imprese, abitazioni”, per un totale di 178 milioni di euro.

Da anni il Codacons si batte per prevenire disastri di tal portata, diffidando la Pubblica Amministrazione affinché si attivi prontamente per tutelare i cittadini – spiega l’associazione – Se saranno confermate le accuse, ci troveremmo di fronte ad un evidente danno per la collettività e per coloro che sono stati lesi dalle esondazioni del Seveso.

In tal senso il Codacons, in rappresentanza dei cittadini e degli utenti, ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento contro gli ex sindaci e l’ex governatore.

Il significato della costituzione in un processo da parte del Codacons è quello di sostenere le ragioni del l’accusa è chiedere un risarcimento per l’associazione che si batte per la tutela dei cittadini, che non viene adeguatamente attuata.

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