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Codacons su forno crematorio degli orrori

COMUNICATO STAMPA
Cronaca Lombardia
Mercoledì 7 novembre 2018

SCANDALO FORNO CREMATORIO A BIELLA: SALE A DIECI IL NUMERO DEGLI INDAGATI

IL CODACONS RACCOGLIE ADESIONI TRA LE FAMIGLIE COINVOLTE PER UNA QUERELA COLLETTIVA E RISARCIMENTI DA MILIONI DI EURO

PER ADERIRE SCRIVI A info@codaconslombardia.it O CONTATTA LO 02.29419096

 

Novità sulla triste vicenda del forno crematorio degli orrori di Biella. Salgono a dieci le persone indagate: oltre all’amministratore e suo fratello, un collaboratore, cinque dipendenti e due dipendenti dell’impresa funebre.

La Socrebi Srl, che negli ultimi anni ha gestito le cremazioni a Biella ed in Tre regioni (Piemonte, Lombardia e Valle D’Aosta), è al centro di una indagine che ha portato all’arresto del titolare Alessandro Ravetti ed allo scandalo su “Una lugubre catena di montaggio della morte, a fini di lucro”, con accuse pesantissime quali la ricorrente dissacrazione dei corpi, pratiche di cremazione cumulative e trattamento irregolare delle ceneri. Dato il coinvolgimento di un gran numero di cittadini, l’associazione Codacons è in prima linea da giorni nel fornire informazioni e prestare assistenza legale alle centinaia di famiglie coinvolte nella vicenda “Socrebi Srl/Ravetti” (tempio crematorio), nel raccogliere adesioni e documenti per una querela collettiva contro i responsabili e contro gli enti pubblici preposti ai controlli, con richiesta di danni per diversi milioni di euro.

Ufficio Stampa: 393/9803854
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