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Codacons su Gino Strada: morti effetto dei tagli alla sanità pubblica

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Lombardia

Mercoledì 10 Giugno 2020

DURISSIME DICHIARAZIONI DI GINO STRADA: MORTI EFFETTO DEI TAGLI ALLA SANITA’ PUBBLICA
 
CODACONS: POSIZIONE ABBRACCIATA ANCHE DALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE, RIDARE CENTRALITA’ AL PUBBLICO E INVERTIRE IL TREND – QUESTE LE RICHIESTE PRESENTATE A REGIONE E GOVERNO
 
33.877 DECESSI E 234.801 CASI, DI CUI 90.581 IN LOMBARDIA (PER 16.319 DECESSI) CHIEDONO GIUSTIZIA – ESPOSTO IN PROCURA
 
Cronaca Lombardia: Durissime le ultime dichiarazioni di Gino Strada, fondatore di Emergency, il quale ha puntato il dito verso i tagli alla sanità pubblica, come causa principale dei numerosi decessi da Covid-19 nel nostro Paese.
 
Posizione ampiamente condivisa anche dal Codacons, che negli ultimi mesi si è speso per segnalare alle Autorità pubbliche competenti ed alla Procura della Repubblica quelle che sono state le colpe e le magagne del sistema sanitario italiano e lombardo, che ha abbandonato centinaia di cittadini malati nelle loro abitazioni, senza trovare un modo per aiutarli.
 
E nonostante queste gravissime denunce, e i numerosi video fatti in prima persona dai cittadini milanesi e non solo (pensiamo alla situazione nel bergamasco e nel bresciano) che denunciavano lo stato di completo abbandono da parte delle istituzioni, siamo costretti a sorbirci i discorsi dei principali politici della Regione che affermano come abbiano gestito in modo perfetto l’emergenza – Afferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli – come se 90.581 contagi accertati e 16.319 morti (stime fortemente ribassate come abbiamo potuto vedere dai dati INPS) non fossero niente. 
 
La posizione della nostra Associazione è molto vicina a quella sostenuta da Gino Strada: la sanità privata e la sua ampia diffusione in Lombardia, unita ai sempre maggiori tagli alla sanità pubblica, ha contribuito ampiamente alla tragedia che si è verificata. La salute è un diritto di tutti, non di chi può permettersi di essere curato in ospedali e cliniche private! 
 
Regione Lombardia e Governo hanno ricevuto le nostre richieste, chiediamo si intervenga in modo deciso, non lasciamo che le cose continuino ad andare avanti come prima, dobbiamo fare qualcosa per cambiare il sistema.”

Ufficio Stampa: 393/9803854
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