COMUNICATO STAMPA
Cronaca Milano
INCIDENTI MONOPATTINI E DUE RUOTE: MILANO PRIMA CITTA’ IN ITALIA PER DECESSI. NEL 2022 + 77,8%
485 PEDONI, 205 CICLISTI (20 SU BICI ELETTRICA) E 16 IN MONOPATTINO – 706 PERSONE HANNO PERSO COSì LA VITA IN ITALIA
CODACONS: UNA STRAGE CHE HA COME CORRESPONSABILE LA VIABILITA’ E L’ASSENZA DI MISURE PREVENTIVE DA PARTE DELLA P.A.
ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
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Cronaca Milano: secondo l’ultimo report ACI-ISTAT, nel corso del 2022 i morti su mezzi elettrici a due ruote hanno subito un incremento del 77,8%, con Milano primatista in Italia del tragico record.
Si parla di numeri, che nascondono però delle persone dietro, numeri drammatici, ragazzi che perdono la vita, e famiglie interamente distrutte dal dolore.
I dati parlano chiaro, negli anni, con lo sviluppo del noleggio in strada, la percentuale di incidenti, in alcuni casi anche mortali, è andato aumentando in modo esponenziale. Secondo i dati che emergono dal Report ACI-ISTAT “Incidenti stradali in Italia, aggiornamento dati provinciali”, nel 2022 le vittime sono state in forte crescita: per i monopattini (+77,8%) e bici elettriche pedoni (+53,8%). In calo solamente (-6,8%) le vittime tra i ciclisti.
Codacons: “Stiamo parlando di 706 persone che perdono la vita prima del tempo, travolte mentre si recano a scuola, al lavoro, a casa convinti che nulla possa succedergli sulle strade cittadine – commenta il Presidente Nazionale del Codacons, Avv. Marco Donzelli – 485 di queste erano pedoni, 205 ciclisti e 16 viaggiavano in monopattino. E’ una mattanza, una strage, solo così possiamo chiamarla.
Al netto delle singole responsabilità che è compito della Procura accertare, corresponsabile è però la viabilità cittadina, l’assenza di strutture e misure preventive della P.A. volte ad evitare il verificarsi di incidenti mortali.
Le città devono urbanisticamente essere ridisegnate per renderle sicure ai nuovi mezzi di locomozione, altrimenti andrà sempre peggio. Per questo motivo presenteremo esposto alla Procura della Repubblica al fine di chiedere giustizia per ogni singola vittima.”
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