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Codacons su inquinamento PM 2.5 Italia e Lombardia

Comunicato Stampa
Cronaca Lombardia e Nazionale
Lunedì 13 Dicembre 2021
AGENZIA AMBIENTALE EUROPEA E INQUINAMENTO PM 2.5: TRA LE 20 CITTA’ PIU’ INQUINATE D’EUROPA 8 SONO ITALIANE
CODACONS: SITUAZIONE DRAMMATICA, MIGLIAIA DI PERSONE MUOIONO OGNI ANNO PER L’ESPOSIZIONE AD ARIA MALSANA 
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE DEL MANCATO RISPETTO DELLA NORMATIVA U.E.: DEPOSITEREMO INTEGRAZIONE ALL’ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA CON I NUOVI DATI
Cronaca Nazionale e Lombardia: secondo l’ultimo report dell’Agenzia Ambientale Europea (AAE) che si è focalizzato sulla concentrazione in atmosfera di PM 2.5, la situazione è drammatica.
Secondo gli ultimi dati tali particelle causerebbero 207mila morti ogni anno in Europa, quasi 7 milioni nel mondo.
Con PM 2.5 si fa riferimento a polveri sottili, aventi un diametro inferiore ai 2,5 micron su metro cubo d’aria, talmente piccole da riuscire a navigare all’interno dei polmoni umani fino ad entrare nel circolo sanguigno e da lì poi attaccare gli organi.
In Italia la situazione è tutto tranne che tranquilla: i dati dicono che Cremona è la secondo città in Europa l’aria più inquinata (per PM 2.5); Vicenza quarta, Brescia nona, Pavia decima, Venezia tredicesima, Piacenza diciassettesima, Bergamo diciottesima e Treviso ventesima; senza considerare poi le concentrazioni da PM 10 e da biossido di azoto, anch’esse spesso sopra la soglia di sicurezza data dai parametri europei.
Codacons: “La situazione è drammatica perché parliamo di migliaia di morti premature ogni anno causate dall’aria malsana che quotidianamente respiriamo – afferma il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – tutte situazioni sulle quali è possibile intervenire ma a causa della lentezza della Pubblica Amministrazione e dell’assenza di una vera e proprio volontà politica di intervento passano in secondo piano.
Abbiamo più volte depositato degli esposti alla Procura della Repubblica al fine di chiedere che venga aperto un fascicolo di indagine che accerti la responsabilità delle pubbliche amministrazioni ma purtroppo tutto sta passando troppo sotto silenzio.
Presenteremo delle integrazioni basate sui nuovi dati nella speranza che qualcuno intervenga seriamente.”
Ufficio Stampa Codacons Lombardia: 346/6940183
consulenze@codaconslombardia.it – 02/29419096
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