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Codacons su maxi incendio alla discarica di Mariano Comense

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Como

Martedì 26 Marzo 2019

MAXI INCENDIO ALLA DISCARICA DI MARIANO COMENSE: ALTISSIMA COLONNA DI FUMO NERO, RISCHIO NUBE TOSSICA.

SINDACO INVITA CITTADINI A STARE IN CASA CON FINESTRE CHIUSE.

TERZO ROGO IN DUE ANNI NELL’AZIENDA.

IL CODACONS: PRESENTEREMO ESPOSTO IN PROCURA CON NOMINA DI PARTE OFFESA: GRAVI DANNI ALL’AMBIENTE E ALLA SALUTE DEI CITTADINI

Cronaca Como: maxi incendio divampato nel pomeriggio di lunedì 25 marzo all’interno del deposito di un’azienda che tratta di rifiuti a Mariano Comense.

Al divamparsi dell’incendio, un’altissima nube di fumo nero e acre, alimentata dal vento e visibile a diversi chilometri di distanza, si è estesa rapidamente bruciando gli alberi del bosco attiguo.

Grave rischio alla salute dei cittadini a causa dell’odore acre e irrespirabile diffusosi in tutta la zona, tanto che il sindaco ha invitato i cittadini a stare in casa con le finestre chiuse.

Sul posto quaranta pompieri al lavoro con 10 autopompe, oltre a diversi tecnici dell’agenzia regionale per la protezione ambientale e il gruppo specialistico contaminazione atmosferica della stessa Agenzia.

Richiesto anche l’intervento di due ambulanze e un’automedica, per soccorrere un operaio dell’azienda, caduto da un camion durante le prime operazioni di spegnimento dell’incendio.

Si teme la diffusione di sostanze inquinanti e pericolose nell’aria, che possano arrecare un grave danno alla salute dei cittadini.

Le cause del rogo sono al vaglio degli inquirenti, ma emerge che questo non sia un caso isolato: infatti, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali, nel febbraio 2018, la squadra mobile dei vigili del fuoco era dovuta intervenire per spegnere altri due roghi divampati nel medesimo deposito a poca distanza l’uno dall’altro.

Codacons: “Simili episodi, ancor più se ripetuti nel tempo, non possono tollerarsi. Presenteremo esposto in Procura con nomina di parte offesa per ipotesi di inquinamento ambientale e grave danno alla salute dei cittadini. Necessari accertamenti per verificare eventuali responsabilità”.

Ufficio Stampa: 393/9803854

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