COMUNICATO STAMPA
Cronaca Milano
03 Giugno 2015
CAOS PER LE CARTELLE ESATTORIALI SOTTO I 300 EURO
PER L’ENTE CREDITORE LE CARTELLE SOTTO QUESTA SOGLIA SONO “NON PIU’ ESIGIBILI” MA L’AGENTE DELLA RISCOSSIONE (EQUITALIA) LE PUO’ COMUNQUE RICHIEDERE AL CITTADINO!
COMPORTAMENTO PRIVO DI OGNI LOGICA: LA P.A. DICHIARA IL CREDITO INESIGIBILE MA EQUITALIA LE RICHIEDE UGUALMENTE
Cronaca Milano: è del tutto paradossale quello che sta accadendo in Italia per quanto riguarda le cartelle esattoriali sotto i 300 euro.
Ma ancora più paradossale se pensiamo che esse rappresentano il 70% di tutte le cartelle in mano ad Equitalia.
A fine dicembre del 2014 entra in vigore una legge, che sembra inizialmente prevedere un vero e proprio condono, il quale ad una prima occhiata condonerebbe tutte le bollette inferiori a 300 euro.
E infatti molti giornali e televisioni riprendevano la notizia, con titolo eclatanti.
Ma l’entusiasmo sarebbe durato poco; infatti quello che ci si ritrova davanti è l’ennesimo caso di legge scritta in modo confuso e molto poco chiara.
Infatti, la legge non interferisce in realtà con il diritto di credito e con la condotta vantata dall’agente della riscossione, né sulla possibilità che lo stesso agisca per recuperare il suddetto credito.
Il provvedimento infatti riguarda solamente i rapporti tra ente creditore e agente della riscossione, ma non riguarda invece i cittadini; il limite di 300 euro riguarderebbe solamente la cifra sotto la quale gli enti creditori non sarebbero tenuti a controllare le azioni svolte dagli agenti della riscossione, per il recupero delle partite dichiarate non più esigibili.
Definire la situazione paradossale è solo un eufemismo, in ogni caso alla fine è sempre il cittadino a rimetterci.
Ufficio Stampa: 393/9803854