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Codacons su problematica sicurezza ciclisti in Lombardia

COMUNICATO STAMPA

Cronaca Milano

1 aprile 2015


MONZA: 16/NNE TRAVOLTO IN BICI, MORTE CEREBRALE


CODACONS:  POCHE TUTELE PER I CICLISTI

BASTI PENSARE AI DATI ALLARMANTI PER LA CITTA’ DI MILANO; TANTI INCIDENTI

CHE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI COINVOLGONO CICLISTI O PEDONI

NECESSARIO ABBASSARE IL LIMITE DI VELOCITA’ IN CITTA’ A 30 KM/H, CHIUDERE

IL CENTRO CITTADINO ALLE AUTO, ESTENDENDO DI PARI PASSO L’AREA C IN

TUTTA LA CITTA’ E CREANDO PISTE CICLABILI CHE PERMETTANO A TUTTI I

CICLISTI DI MUOVERSI SENZA RISCHIARE LA PROPRIA INCOLUMITA’

Cronaca Lombardia: Stop agli incidenti mortali che coinvolgano ciclisti e pedoni.

Rispetto al 2011 ed al 2012 il numero di morti a seguito di incidenti mortali è notevolmente aumentato, solo nel 2013 sono passati da essere 39 a 45.

Pedoni, ciclisti e motociclisti nel 2012, sono stati coinvolti in poco più della metà degli incidenti lesivi verificatisi nell’hinterland. A Milano, invece, il dato schizza al 71%; addirittura, nel capoluogo, le fasce deboli rappresentano il 77% dei morti per incidente. In quattro casi su dieci si tratta di pedoni.

I ciclisti continuano ad essere una categoria estremamente a rischio in Italia: in base agli ultimi dati, con 249 decessi e 16.569 feriti registrati nel 2013, i ciclisti si collocano al quarto posto tra le categorie di veicoli a maggior rischio di incidente. Per tale motivo è indispensabile un giro di vite in fatto di sicurezza stradale, partendo proprio dall’introduzione del reato di omicidio stradale e dalle aggravanti per chi si mette alla guida sotto effetto di droghe e alcol – conclude il Codacons.

Possibile invertire questo trend? Per il Codacons si, ma è necessario abbassare il limite di velocità cittadino a 30 Km/h, introdurre piste ciclabili in tutta la città e chiudere il centro cittadino alle macchine.

Se il Comune ed il Sindaco non decideranno di intervenire seriamente per risolvere il problema avremo sempre più morti e incidenti mortali, e i ciclisti, così come i pedoni saranno i primi a pagare per questo.

 

Ufficio Stampa: 393/9803854

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